https://it.sputniknews.com/20230226/usa-capo-della-cia-liran-non-ha-preso-alcuna-decisione-sulla-ripresa-programma-armi-nucleari-17022863.html
Usa, capo della CIA: l'Iran non ha preso alcuna decisione sulla ripresa programma armi nucleari
Usa, capo della CIA: l'Iran non ha preso alcuna decisione sulla ripresa programma armi nucleari
Gli Stati Uniti non pensano che Teheran stia riprendendo il suo programma di armi nucleari, ha detto il capo della Central Intelligence Agency (CIA), William... 26.02.2023, Sputnik Italia
2023-02-26T12:12+0100
2023-02-26T12:12+0100
2023-02-26T12:12+0100
cia
usa
america
armamenti
armi nucleari
mondo
sicurezza
iran
diplomazia
geopolitica
/html/head/meta[@name='og:title']/@content
/html/head/meta[@name='og:description']/@content
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e5/0c/19/14346447_157:0:2649:1402_1920x0_80_0_0_76dfd58bc5abc3b8c35318e38b756100.jpg
"Non crediamo che la Guida Suprema in Iran abbia ancora preso la decisione di riprendere il programma di armamenti che riteniamo abbiano sospeso o interrotto alla fine del 2003", ha detto William Burns, a capo della CIA, in un'intervista con un'emittente statunitense.Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, ha dichiarato lunedì che i resoconti dei media occidentali secondo cui Teheran avrebbe arricchito l'uranio all'84% hanno distorto la realtà poiché il Paese non è mai andato oltre il livello di arricchimento del 60%.All'inizio di questo mese, un media statunitense ha riferito, citando fonti diplomatiche di alto livello, che gli osservatori atomici internazionali in Iran avevano trovato uranio arricchito all'84% di purezza, che è il livello più alto rilevato dagli ispettori nel Paese finora, e solo il 6% al di sotto di quanto necessario per la produzione di armi nucleari.Alla fine di gennaio, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi ha dichiarato che l'Iran non era riuscito a fornire spiegazioni all'AIEA su una serie di questioni.Grossi ha accusato Teheran di violare gli accordi nell'ambito del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA).Nel 2015, l'Iran ha firmato il JCPOA, noto anche come accordo nucleare iraniano, con il gruppo di paesi P5+1 (Stati Uniti, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, più la Germania) e l'Unione europea.Nel 2018 gli Stati Uniti hanno abbandonato la loro posizione conciliante sull'Iran, ritirandosi dal JCPOA e attuando politiche dure contro Teheran, spingendo l'Iran ad abbandonare in gran parte i suoi obblighi ai sensi dell'accordo.Ad aprile 2021, le parti, insieme agli Stati Uniti, hanno iniziato i negoziati per ripristinare l'accordo nucleare, incontrandosi a Vienna.Nel dicembre 2021, le parti del JCPOA hanno concordato 2 bozze di un nuovo accordo, ma non c'è stato alcun risultato finale.Alla fine di dicembre, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha dichiarato che il testo del nuovo accordo era pronto per la firma, ma la "procrastinazione" di Washington stava impedendo la finalizzazione dello stesso.
usa
iran
teheran
germania
francia
cina
russia
regno unito
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
2023
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
Notiziario
it_IT
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e5/0c/19/14346447_468:0:2337:1402_1920x0_80_0_0_b604392c9aef6c3d850f8a78e2042eea.jpgSputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
cia, usa, america, armamenti, armi nucleari, mondo, sicurezza, iran, diplomazia, geopolitica, teheran, nucleare, accordo sul nucleare iraniano, aiea, ue, germania, francia, cina, russia, regno unito
cia, usa, america, armamenti, armi nucleari, mondo, sicurezza, iran, diplomazia, geopolitica, teheran, nucleare, accordo sul nucleare iraniano, aiea, ue, germania, francia, cina, russia, regno unito
Usa, capo della CIA: l'Iran non ha preso alcuna decisione sulla ripresa programma armi nucleari
Seguici su
Gli Stati Uniti non pensano che Teheran stia riprendendo il suo programma di armi nucleari, ha detto il capo della Central Intelligence Agency (CIA), William Burns.
"Non crediamo che la Guida Suprema in Iran abbia ancora preso la decisione di riprendere il programma di armamenti che riteniamo abbiano sospeso o interrotto alla fine del 2003", ha detto William Burns, a capo della CIA, in un'intervista con un'emittente statunitense.
Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, ha dichiarato lunedì che i resoconti dei media occidentali secondo cui Teheran avrebbe arricchito l'uranio all'84% hanno distorto la realtà poiché il Paese non è mai andato oltre il livello di arricchimento del 60%.
All'inizio di questo mese, un media statunitense ha riferito, citando fonti diplomatiche di alto livello, che gli osservatori atomici internazionali in Iran avevano trovato uranio arricchito all'84% di purezza, che è il livello più alto rilevato dagli ispettori nel Paese finora, e solo il 6% al di sotto di quanto necessario per la produzione di armi nucleari.
Alla fine di gennaio, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi ha dichiarato che l'Iran non era riuscito a fornire spiegazioni all'AIEA su una serie di questioni.
Grossi ha accusato Teheran di violare gli accordi nell'ambito del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA).
Nel 2015, l'Iran ha firmato il JCPOA, noto anche come accordo nucleare iraniano, con il gruppo di paesi P5+1 (Stati Uniti, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, più la Germania) e l'Unione europea.
Nel 2018 gli Stati Uniti hanno abbandonato la loro posizione conciliante sull'Iran, ritirandosi dal JCPOA e attuando politiche dure contro Teheran, spingendo l'Iran ad abbandonare in gran parte i suoi obblighi ai sensi dell'accordo.
Ad aprile 2021, le parti, insieme agli Stati Uniti, hanno iniziato i negoziati per ripristinare l'accordo nucleare, incontrandosi a Vienna.
Nel dicembre 2021, le parti del JCPOA hanno concordato 2 bozze di un nuovo accordo, ma non c'è stato alcun risultato finale.
Alla fine di dicembre, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha dichiarato che il testo del nuovo accordo era pronto per la firma, ma la "procrastinazione" di Washington stava impedendo la finalizzazione dello stesso.