Viceministro Esteri russo: parlare con Kiev e i suoi burattinai è inutile

© Sputnik . Valeriy MelnikovVice Ministro delgi Esteri russo Sergey Ryabkov
Vice Ministro delgi Esteri russo Sergey Ryabkov - Sputnik Italia, 1920, 30.01.2023
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Nelle condizioni in cui gli Stati Uniti hanno deciso di fornire carri armati all'Ucraina, è inutile parlare non solo con Kiev, ma anche con i suoi burattinai, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov in un'intervista a Sputnik.
"La nostra posizione su questo argomento è ben nota, credo, anche a Washington. Siamo pronti a esplorare iniziative serie per risolvere la crisi ucraina, ma finora nessuno le ha davvero formulate. <...> Nelle condizioni attuali, quando Washington ha annunciato la decisione di fornire carri armati, e i suoi vassalli, tra cui Ottawa, sono in competizione su chi e quanto fornirà veicoli corazzati all'Ucraina, soprattutto quelli vecchi, è inutile parlare non solo con gli ucronazisti, ma anche con i loro burattinai. Molti di loro sono da vignetta nella loro ignoranza", ha detto.
Secondo il viceministro, gli Stati Uniti non sono solo il principale conduttore della crisi ucraina, ma anche il suo principale beneficiario. Pertanto, ha spiegato Ryabkov, Washington considera l'Ucraina come un banco di prova dove vengono testati i prodotti del suo complesso militare-industriale.
"Allo stesso tempo, ritirando le attrezzature militari dagli alleati, inviandole "per lo smaltimento" al teatro delle operazioni ucraino, gli americani si aspettano di imporre agli europei nuovi contratti multimiliardari per l'acquisto dei loro prodotti militari. Questo è un gioco così cinico che, ne siamo certi, finirà male per chi ora lo gioca disinteressatamente", ha aggiunto l'interlocutore dell'agenzia.
Per quanto riguarda il possibile ruolo dei paesi occidentali nella risoluzione pacifica del conflitto, Ryabkov ritiene che dopo le dichiarazioni degli ex leader di Germania, Francia e Gran Bretagna in merito agli accordi di Minsk e al formato Normandia, le illusioni sulla mediazione occidentale dovrebbero scomparire.
Alla fine dello scorso anno, l'ex cancelliere tedesco Angela Merkel ha riconosciuto che lo scopo degli accordi di Minsk era quello di dare all'Ucraina il tempo di sviluppare il proprio potenziale militare. Ciò è stato successivamente confermato dall'ex presidente francese Francois Hollande. E l'ex primo ministro britannico Boris Johnson, che ha recentemente visitato Kiev, ha aggiunto che il formato della Normandia dei negoziati sull'Ucraina era una "imitazione diplomatica".
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