Scholz: Svezia e Danimarca proseguono con l'indagine sul sabotaggio ai Nord Stream

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Condotte Nord Stream 2 - Sputnik Italia, 1920, 29.01.2023
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L'inchiesta sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 non è ancora conclusa, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un'intervista pubblicata domenica sul quotidiano Tagesspigel.
"Le esplosioni sono avvenute nelle acque della Svezia e della Danimarca, l'indagine è complessa, è ancora in corso. Nello stato di diritto, in Germania, i funzionari dovrebbero astenersi dal fare supposizioni, pubblicarle solo quando ci sono prove", ha detto. "Quando possiamo dire qualcosa con certezza, allora lo diremo".
"Dobbiamo attenerci ai fatti, soprattutto in tempi così turbolenti", ha aggiunto, ricordando la situazione con il missili caduto il 15 novembre in Polonia.
Alla fine di settembre, sospette esplosioni si erano verificate in tre delle quattro stringhe dei gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2, costruiti per trasportare un totale di 110 miliardi di metri cubi annui di gas russo in Europa sotto il Mar Baltico. L'attentato ha interrotto le consegne di gas alla Germania prima della stagione fredda, provocando un aumento del prezzo del gas e una corsa alla ricerca di fonti alternative di carburante nell'Unione Europea.
Le autorità svedesi e danesi sospettano che l'incidente sia stato il risultato di un sabotaggio, con entrambi i paesi che hanno impedito alla Russia di indagare sull'attacco.
L'ufficio del procuratore generale russo ha classificato le esplosioni dell'oleodotto come atti di terrorismo internazionale. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, le indagini sugli attentati terroristici possono essere considerate affidabili e obiettive solo se Mosca prenderà parte all'indagine.
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