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Per ministro Economia tedesco è colpa della Russia la crisi energetica
Per ministro Economia tedesco è colpa della Russia la crisi energetica
Il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck non è riuscito a pensare a niente di meglio che incolpare Mosca per la crisi del gas. 22.01.2023, Sputnik Italia
2023-01-22T16:19+0100
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"Metà dell'intera fornitura di gas della Germania è compromessa perché Putin ha chiuso la valvola del gas", ha affermato il ministro tedesco alla cerimonia di apertura del terminal di GNL galleggiante a Brunsbüttel. Secondo NDR, Berlino prevede di spendere 9,7 miliardi di euro per il progetto di costruzione di cinque terminali GNL. Secondo Alexander Kamkin, ricercatore presso il Centro di Studi Politici e Comparativi dell'università di Economia Mondiale e Politica Internazionale dell'Accademia Russa delle Scienze, RAS, le dichiarazioni di Habeck siano un esempio di comportamento cinico. Per compensare le forniture di gas, sevono nuovi fornitori e l'Europa ha trovato in particolare gli Stati Uniti, che sono felici di vendere il loro GNL a prezzi gonfiati. Ricordiamo che l'Europa, sotto la pressione degli Stati Uniti, ha rifiutato in prima persona il gas russo. A maggio, la Polonia ha smesso di pompare attraverso la linea Yamal-Europa e l'Ucraina ha dimezzato il transito di gas dalla Russia alla Ue.Le conseguenze per l'Italia sulla rinuncia al gas russo Non è sicuramente migliorata la situazione relativa al mercato del gas in Italia dopo il sostanziale azzeramento delle forniture russe a seguito delle tensioni geopolitiche per il conflitto ucraino.Nel 2021, prima della crisi ucraina e della conseguente sospensione della cooperazione energetica tra Russia e Unione Europea, in Italia la tariffa del gas per un'utenza comune (famiglia) era pari a 0,81 centesimi d'euro per metro cubo. Nel 2022 a seguito della drastica riduzione delle forniture di gas russo, sostituito in grossa parte dal GNL statunitense più caro, e della correzione al rialzo del prezzo nei mercati internazionali, la tariffa media annuale del gas in Italia per un comune consumatore è cresciuta a 1,22 € per metro cubo, che in termini percentuali equivale a un +50%.Ma chi è davvero responsabile?Lo stesso Cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva già rilasciato dichiarazioni accusatorie sulla Russia durante la crisi energetica. Ma davvero è la Russia responsabile di questa situazione? È noto che a maggio l'Ucraina ha bloccato il percorso del gas verso l'Europa attraverso il punto di transito di Sohranivka. Allo stesso tempo, vale la pena ricordare che Gazprom ha comunque fornito temporaneamente gas all'Europa occidentale attraverso l'Ucraina, su richiesta dell'Europa e in relazione alla riparazione di Nord Stream 1. Il secondo percorso del gas ha smesso di funzionare quando la Polonia ha rifiutato di soddisfare la richiesta della Russia di pagare le forniture di gas in rubli, dopo di che le consegne sono state interrotte. Un'altra linea di transito del gas, il gasdotto Nord Stream, è stata fatta saltare in aria, con Gazprom che ha avuto accesso ai luoghi dell'esplosione molto tardi e solo per un breve periodo. Tuttavia, anche la linea del Nord Stream 2 che è rimasta intatta non sarà messa in funzione - anche perché, secondo il Ministero federale dell'Economia, la Nord Stream 2 AG non sarebbe certificata come operatore di rete di trasmissione indipendente. La filiale tedesca di Nord Stream 2 "Gas for Europe", necessaria per la certificazione, è stata d’altra parte recentemente sciolta. La Russia invece, adempie ai suoi obblighi contrattuali di fornitura di gas attraverso l'Ucraina e il gasdotto TurkStream.
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Per ministro Economia tedesco è colpa della Russia la crisi energetica
16:19 22.01.2023 (aggiornato: 15:07 23.01.2023)
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Il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck non è riuscito a pensare a niente di meglio che incolpare Mosca per la crisi del gas.
"Metà dell'intera fornitura di gas della Germania è compromessa perché Putin ha chiuso la valvola del gas", ha affermato il ministro tedesco alla cerimonia di apertura del terminal di GNL galleggiante a Brunsbüttel.
Secondo NDR, Berlino prevede di spendere 9,7 miliardi di euro per il progetto di costruzione di cinque terminali GNL.
Secondo Alexander Kamkin, ricercatore presso il Centro di Studi Politici e Comparativi dell'università di Economia Mondiale e Politica Internazionale dell'Accademia Russa delle Scienze, RAS, le dichiarazioni di Habeck siano un esempio di comportamento cinico.
"Habeck sta francamente mentendo, perché non è stata la Russia a chiudere di propria iniziativa le vie di transito, a far saltare in aria i Nord Stream, non è stata la Russia ad avviare il rifiuto della cooperazione energetica. La dichiarazione del ministro tedesco è un tipico esempio di comportamento cinico quando è rivoltato dalla testa ai piedi", ha detto Kamkin.
Per compensare le forniture di gas, sevono nuovi fornitori e l'Europa ha trovato in particolare gli Stati Uniti, che sono felici di vendere il loro GNL a prezzi gonfiati.
Ricordiamo che l'Europa, sotto la pressione degli Stati Uniti, ha rifiutato in prima persona il gas russo. A maggio, la Polonia ha smesso di pompare attraverso la linea Yamal-Europa e l'Ucraina ha dimezzato il transito di gas dalla Russia alla Ue.
Le conseguenze per l'Italia sulla rinuncia al gas russo
Non è sicuramente migliorata la situazione relativa al mercato del gas in Italia dopo il sostanziale azzeramento delle forniture russe a seguito delle tensioni geopolitiche per il conflitto ucraino.
Nel 2021, prima della crisi ucraina e della conseguente sospensione della cooperazione energetica tra Russia e Unione Europea, in Italia la tariffa del gas per un'utenza comune (famiglia) era pari a 0,81 centesimi d'euro per metro cubo.
Nel 2022 a seguito della drastica riduzione delle forniture di gas russo, sostituito in grossa parte dal GNL statunitense più caro, e della correzione al rialzo del prezzo nei mercati internazionali, la tariffa media annuale del gas in Italia per un comune consumatore è cresciuta a 1,22 € per metro cubo, che in termini percentuali equivale a un +50%.
Ma chi è davvero responsabile?
Lo stesso Cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva già rilasciato dichiarazioni accusatorie sulla Russia durante la crisi energetica. Ma davvero è la Russia responsabile di questa situazione? È noto che a maggio l'Ucraina ha bloccato il percorso del gas verso l'Europa attraverso il punto di transito di Sohranivka.
Allo stesso tempo, vale la pena ricordare che Gazprom ha comunque fornito temporaneamente gas all'Europa occidentale attraverso l'Ucraina, su richiesta dell'Europa e in relazione alla riparazione di Nord Stream 1.
Il secondo percorso del gas ha smesso di funzionare quando la Polonia ha rifiutato di soddisfare la richiesta della Russia di pagare le forniture di gas in rubli, dopo di che le consegne sono state interrotte.
Un'altra linea di transito del gas, il gasdotto Nord Stream, è stata fatta saltare in aria, con Gazprom che ha avuto accesso ai luoghi dell'esplosione molto tardi e solo per un breve periodo.
Tuttavia, anche la linea del Nord Stream 2 che è rimasta intatta non sarà messa in funzione - anche perché, secondo il Ministero federale dell'Economia, la Nord Stream 2 AG non sarebbe certificata come operatore di rete di trasmissione indipendente.
La filiale tedesca di Nord Stream 2 "Gas for Europe", necessaria per la certificazione, è stata d’altra parte recentemente sciolta. La Russia invece, adempie ai suoi obblighi contrattuali di fornitura di gas attraverso l'Ucraina e il gasdotto TurkStream.