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Crescita a non finire
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Il CEO di Shell, Ben van Beurden, è scettico sulla proposta dei leader del G7 di introdurre un tetto ai prezzi del petrolio russo, riferisce Bloomberg. 30.06.2022, Sputnik Italia
2022-06-30T14:19+0200
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I leader dei Paesi del G7 (Gran Bretagna, Germania, Italia, Canada, USA, Francia e Giappone) al vertice del 26-28 giugno hanno confermato l'intenzione di ridurre la dipendenza dall'energia dalla Russia, concordando provvisoriamente di iniziare a limitare i prezzi per il petrolio e il gas di provenienza dalla Russia. Secondo un comunicato successivo al vertice, i leader del G7 "accolgono con favore la decisione dell'Unione europea di esplorare con i partner internazionali modi per contenere i prezzi dell'energia, compresa la possibilità di imporre una restrizione temporanea sui prezzi all'importazione ove necessario". Secondo van Beurden, il sistema proposto funzionerà solo se un'ampia gamma di Paesi vi aderirà, il che non si limita all'Europa e agli Stati Uniti. Altrimenti, ritiene lo stesso, il greggio russo verrà inviato in quegli stati che hanno buoni rapporti e legami con Mosca. Sempre secondo van Beurden, sebbene una maggior quantità di gas naturale liquefatto affluirà in Europa, le forniture aggiuntive non compenseranno le perdite causate dal ritiro delle risorse energetiche russe. Lo stesso aggiunge che la situazione in relazione al petrolio non è di molto migliore: l'OPEC ha una capacità inutilizzata inferiore al previsto.
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Il CEO di Shell, Ben van Beurden, è scettico sulla proposta dei leader del G7 di introdurre un tetto ai prezzi del petrolio russo, riferisce Bloomberg.
I leader dei Paesi del G7 (Gran Bretagna, Germania, Italia, Canada, USA, Francia e Giappone) al vertice del 26-28 giugno hanno confermato l'intenzione di ridurre la dipendenza dall'energia dalla Russia, concordando provvisoriamente di iniziare a limitare i prezzi per il petrolio e il gas di provenienza dalla Russia.
Secondo un comunicato successivo al vertice, i leader del G7 "accolgono con favore la decisione dell'Unione europea di esplorare con i partner internazionali modi per contenere i prezzi dell'energia, compresa la possibilità di imporre una restrizione temporanea sui prezzi all'importazione ove necessario".
"Puoi già vedere tutti i difetti (dell'offerta)", riferisce l'agenzia citando le parole del capo dell'azienda.
Secondo van Beurden, il sistema proposto funzionerà solo se un'ampia gamma di Paesi vi aderirà, il che non si limita all'Europa e agli Stati Uniti. Altrimenti, ritiene lo stesso, il greggio russo verrà inviato in quegli stati che hanno buoni rapporti e legami con Mosca.
Sempre secondo van Beurden, sebbene una maggior quantità di gas naturale liquefatto affluirà in Europa, le forniture aggiuntive non compenseranno le perdite causate dal ritiro delle risorse energetiche russe. Lo stesso aggiunge che la situazione in relazione al petrolio non è di molto migliore: l'OPEC ha una capacità inutilizzata inferiore al previsto.