https://it.sputniknews.com/20220504/la-russia-ha-chiesto-una-riunione-del-consiglio-di-sicurezza-onu-per-la-situazione-in-mali-15962142.html
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza ONU per la situazione in Mali
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza ONU per la situazione in Mali
La Russia ha avviato martedì una discussione in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Mali, ha affermato Dmitry Polyansky... 04.05.2022, Sputnik Italia
2022-05-04T16:29+0200
2022-05-04T16:29+0200
2022-05-04T16:29+0200
mali
francia
/html/head/meta[@name='og:title']/@content
/html/head/meta[@name='og:description']/@content
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/50/00/500058_0:274:3153:2048_1920x0_80_0_0_dd9891b97537ef7aae9968a81595e83b.jpg
"La Russia ha chiesto oggi di tenere una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nella sezione "varie" per sollevare la questione di una campagna di disinformazione con accuse contro il Mali e la Russia scatenate dalla Francia in relazione all'incidente di Gossi", ha scritto Polyansky sul suo profilo Twitter. Secondo il rappresentante russo, questa situazione ricorderebbe "la famigerata e goffa operazione sotto falsa bandiera dei propagandisti ucraini e occidentali a Bucha", ha detto, aggiungendo che la Russia esorta “la Francia e i suoi alleati occidentali ad astenersi da pratiche neocoloniali nei confronti dei paesi africani e a rispettare pienamente la loro sovranità". In precedenza, sui social network erano apparse informazioni sul ritrovamento da parte delle forze armate maliane di una fossa comune dopo il passaggio di consegne della base militare di Gossi, da parte delle forze francesi dell’operazione Barkhane avvenuto lo scorso 19 aprile. Ne era nato un rimpallo di responsabilità che aveva in primo luogo messo sotto accusa la Francia, ma che aveva finito per coinvolgere anche la Russia per la presenza nell’area del gruppo dei miliziani Wagner, accusati, dagli stessi militari francesi, di essere in qualche modo coinvolti. In tale contesto si inserisce la risposta diplomatica di Mosca e l’iniziativa presso le Nazioni Unite.
mali
francia
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
2022
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
Notiziario
it_IT
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/50/00/500058_211:0:2942:2048_1920x0_80_0_0_73fc6223ef34aeac08eef90033d331b6.jpgSputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
mali, francia
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza ONU per la situazione in Mali
Seguici su
La Russia ha avviato martedì una discussione in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Mali, ha affermato Dmitry Polyansky, Primo Vice Rappresentante della Federazione Russa presso le Nazioni Unite.
"La Russia ha chiesto oggi di tenere una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nella sezione "varie" per sollevare la questione di una campagna di disinformazione con accuse contro il Mali e la Russia scatenate dalla Francia in relazione all'incidente di Gossi", ha scritto Polyansky sul suo profilo Twitter.
Secondo il rappresentante russo, questa situazione ricorderebbe "la famigerata e goffa operazione sotto falsa bandiera dei propagandisti ucraini e occidentali a Bucha", ha detto, aggiungendo che la Russia esorta “la Francia e i suoi alleati occidentali ad astenersi da pratiche neocoloniali nei confronti dei paesi africani e a rispettare pienamente la loro sovranità".
In precedenza, sui social network erano apparse informazioni sul ritrovamento da parte delle forze armate maliane di una fossa comune dopo il passaggio di consegne della base militare di Gossi, da parte delle forze francesi dell’operazione Barkhane avvenuto lo scorso 19 aprile.
Ne era nato un rimpallo di responsabilità che aveva in primo luogo messo sotto accusa la Francia, ma che aveva finito per coinvolgere anche la Russia per la presenza nell’area del gruppo dei miliziani Wagner, accusati, dagli stessi militari francesi, di essere in qualche modo coinvolti. In tale contesto si inserisce la risposta diplomatica di Mosca e l’iniziativa presso le Nazioni Unite.