https://it.sputniknews.com/20220411/meta-prolunga-le-eccezioni-che-permettono-lincitamento-allodio-da-parte-degli-utenti-ucraini-15876599.html
Meta prolunga le eccezioni che permettono l'incitamento all'odio da parte degli utenti ucraini
Meta prolunga le eccezioni che permettono l'incitamento all'odio da parte degli utenti ucraini
Forti dubbi morali gettano ombre sull'operato di Meta, società proprietaria di Facebook ed Instagram, che ha stabilito di prolungare al 30 aprile l'estensione... 11.04.2022, Sputnik Italia
2022-04-11T15:45+0200
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Il gigante di internet Meta* (proprietario di Facebook e Instagram) è già stato duramente rimproverato in passato per la modifica "temporanea" alle politiche contro l'incitamento all'odio, che consente a utenti di alcuni Paesi, leggasi Ucraina, d'invocare violenza contro i russi, le truppe russe e il presidente russo, mentre del tutto inspiegabilmente consente lodi al reggimento ucraino neonazista Azov.Alla fine di marzo la società ha provveduto a prolungare alla data del 30 aprile la validità di alcune eccezioni previste nei soli confronti dell'Ucraina, come dimostrato da vari documenti. L'agenzia Reuters è stata la prima a segnalare una tale eccezione, che consente tra l'altro agli ucraini di continuare a impegnarsi nei più svariati tipi di discorsi violenti e "disumanizzanti", vietati altrimenti dalle regole del noto social.L'agenzia stessa osserva che questa esenzione in passato è stata abolita per 11 stati. Inoltre, è stata introdotta un'eccezione per tutti gli stati, che consente agli utenti di augurare la morte dei leader di Russia e Bielorussia.Un certo numero di dipendenti dell'azienda ha espresso insoddisfazione e dubbi per l'opportunità data agli ucraini di scrivere commenti simili, rilevando come sia strano, per la stessa azienda, il voler condannare l'incitamento all'odio, fatto salvo se indirizzato nei confronti di persone che sembrino "meritarselo", stando ai giudizi dell'azienda. * riconosciuta come organizzazione estremista e bandita in Russia
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Meta prolunga le eccezioni che permettono l'incitamento all'odio da parte degli utenti ucraini
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Forti dubbi morali gettano ombre sull'operato di Meta, società proprietaria di Facebook ed Instagram, che ha stabilito di prolungare al 30 aprile l'estensione delle "eccezioni" alle norme aziendali permettendo in pratica ad utenti ucraini di continuare ad usare toni violenti indirizzati nei confronti della Russia.
Il gigante di internet Meta* (proprietario di Facebook e Instagram) è già stato duramente rimproverato in passato per la modifica "temporanea" alle politiche contro l'incitamento all'odio, che consente a utenti di alcuni Paesi, leggasi Ucraina, d'invocare violenza contro i russi, le truppe russe e il presidente russo, mentre del tutto inspiegabilmente consente lodi al reggimento ucraino neonazista Azov.
Alla fine di marzo la società ha provveduto a prolungare alla data del 30 aprile la validità di alcune eccezioni previste nei soli confronti dell'Ucraina, come dimostrato da vari documenti.
L'agenzia Reuters è stata la prima a segnalare una tale eccezione, che consente tra l'altro agli ucraini di continuare a impegnarsi nei più svariati tipi di discorsi violenti e "disumanizzanti", vietati altrimenti dalle regole del noto social.
L'agenzia stessa osserva che questa esenzione in passato è stata abolita per 11 stati.
Inoltre, è stata introdotta un'eccezione per tutti gli stati, che consente agli utenti di augurare la morte dei leader di Russia e Bielorussia.
Un certo numero di dipendenti dell'azienda ha espresso insoddisfazione e dubbi per l'opportunità data agli ucraini di scrivere commenti simili, rilevando come sia strano, per la stessa azienda, il voler condannare l'incitamento all'odio, fatto salvo se indirizzato nei confronti di persone che sembrino "meritarselo", stando ai giudizi dell'azienda.
"Sembra che questa politica dica che l'incitamento all'odio e gli appelli alla violenza sono accettabili purché siano rivolti alle persone "giuste", ha dichiarato uno dei dipendenti sulla piattaforma interna dell'azienda, citato da Rbc.
* riconosciuta come organizzazione estremista e bandita in Russia