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Ucraina, ministero della Difesa russo: in calo i mercenari stranieri tra le forze di Kiev
Ucraina, ministero della Difesa russo: in calo i mercenari stranieri tra le forze di Kiev
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che il numero dei mercenari stranieri presenti in Ucraina sta diminuendo, grazie anche agli attacchi con armi ad... 25.03.2022, Sputnik Italia
2022-03-25T20:17+0100
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"Sull'invito dell'amministrazione ucraina, il Paese è diventato un rifugio per 6.595 mercenari e terroristi stranieri provenienti da 62 stati. Le regole di guerra non si applicano a loro e saranno eliminati senza pietà", ha dichiarato il capo della Direzione Operativa Principale dello Stato Maggiore Generale delle Forze Armate russe, Sergey Rudskoy.Rudskoy osserva che il numero di mercenari stranieri presenti nel territorio ucraino è in calo, un fatto favorito anche da attacchi con armi ad alta precisione contro basi e campi di addestramento. Stando alle dichiarazioni dell'ufficiale, il 13 marzo solo a Starichy e nel campo di addestramento di Yavorov sono stati eliminati più di 200 guerriglieri e più di 400 sono rimasti feriti. Inoltre, ha aggiunto che negli ultimi sette giorni non un solo mercenario straniero è arrivato in Ucraina, anzi, si osserva il loro deflusso, 285 mercenari sono fuggiti in Polonia, Ungheria e Romania.Rudskoy ha espresso la speranza che questi siano scappati senza missili Stinger e Javelin.La Russia ha più volte esortato i paesi stranieri a impedire ai loro cittadini di recarsi in Ucraina per unirsi alle ostilità, mentre le forze armate russe conducono un'operazione militare speciale nel paese. Mosca ha avvertito che chiunque attacchi le truppe russe sarà considerato un obiettivo militare legittimo.All'inizio di marzo, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha affermato che 16.000 mercenari stranieri avrebbero combattuto per l'Ucraina, incoraggiando "chiunque voglia unirsi alla difesa dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo" a "venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini" contro l'esercito russo.Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha autorizzato il lancio dell'operazione militare speciale in Ucraina, su richiesta delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR) recentemente riconosciute. Ha sottolineato che Mosca non ha avuto altra scelta dopo che Kiev non ha attuato gli accordi di Minsk e ha dovuto proteggere la popolazione del Donbass, a seguito dei continui attacchi delle forze ucraine.Il presidente ha affermato che gli obiettivi chiave dell'operazione sono la smilitarizzazione e la "de-nazificazione" del paese vicino. I paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno condannato l'operazione, definendola un'"invasione" ed hanno espresso la disponibilità a pompare armi all'Ucraina, ma si sono fermati prima di promettere altra assistenza militare, adducendo i timori di scatenare la terza guerra mondiale.
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Ucraina, ministero della Difesa russo: in calo i mercenari stranieri tra le forze di Kiev
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Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che il numero dei mercenari stranieri presenti in Ucraina sta diminuendo, grazie anche agli attacchi con armi ad alta precisione alle basi e ai centri di addestramento.
"Sull'invito dell'amministrazione ucraina, il Paese è diventato un rifugio per 6.595 mercenari e terroristi stranieri provenienti da 62 stati. Le regole di guerra non si applicano a loro e saranno eliminati senza pietà", ha dichiarato il capo della Direzione Operativa Principale dello Stato Maggiore Generale delle Forze Armate russe, Sergey Rudskoy.
Rudskoy osserva che il numero di mercenari stranieri presenti nel territorio ucraino è in calo, un fatto favorito anche da attacchi con armi ad alta precisione contro basi e campi di addestramento. Stando alle dichiarazioni dell'ufficiale, il 13 marzo solo a Starichy e nel campo di addestramento di Yavorov sono stati eliminati più di 200 guerriglieri e più di 400 sono rimasti feriti. Inoltre, ha aggiunto che negli ultimi sette giorni non un solo mercenario straniero è arrivato in Ucraina, anzi, si osserva il loro deflusso, 285 mercenari sono fuggiti in Polonia, Ungheria e Romania.
Rudskoy ha espresso la speranza che questi siano scappati senza missili Stinger e Javelin.
"L'esperienza precedente ha dimostrato che missili antiaerei a spalla e missili anticarro si sono diffusi abbastanza rapidamente in tutto il mondo grazie ai mercenari che tornano a casa", ha concluso.
La Russia ha più volte esortato i paesi stranieri a impedire ai loro cittadini di recarsi in Ucraina per unirsi alle ostilità, mentre le forze armate russe conducono un'operazione militare speciale nel paese. Mosca ha avvertito che chiunque attacchi le truppe russe sarà considerato un obiettivo militare legittimo.
All'inizio di marzo, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha affermato che 16.000 mercenari stranieri avrebbero combattuto per l'Ucraina, incoraggiando "chiunque voglia unirsi alla difesa dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo" a "venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini" contro l'esercito russo.
Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha autorizzato il lancio dell'operazione militare speciale in Ucraina, su richiesta delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR) recentemente riconosciute. Ha sottolineato che Mosca non ha avuto altra scelta dopo che Kiev non ha attuato gli accordi di Minsk e ha dovuto proteggere la popolazione del Donbass, a seguito dei continui attacchi delle forze ucraine.
Il presidente ha affermato che gli obiettivi chiave dell'operazione sono la smilitarizzazione e la "de-nazificazione" del paese vicino. I paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno condannato l'operazione, definendola un'"invasione" ed hanno espresso la disponibilità a pompare armi all'Ucraina, ma si sono fermati prima di promettere altra assistenza militare, adducendo i timori di scatenare la terza guerra mondiale.