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Trovate per la prima volta microplastiche nel sangue umano
Trovate per la prima volta microplastiche nel sangue umano
Gli scienziati della Libera Università di Amsterdam (Vrije Universiteit) nei Paesi Bassi hanno rilevato per la prima volta microplastiche nel sangue umano, con... 25.03.2022, Sputnik Italia
2022-03-25T21:44+0100
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Gli scienziati hanno eseguito un'analisi di campioni di sangue di 22 donatori anonimi, tutti di loro sono adulti sani, e hanno identificato particelle di plastica in 17 persone. La metà dei campioni conteneva plastica PET (polietilene tereftalato), che viene di solito utilizzata nelle bottiglie per bevande, e un terzo conteneva polistirene, che viene utilizzato nei materiali per imballare alimenti e altra merce. Un quarto dei campioni di sangue conteneva polietilene, utilizzato per realizzare sacchetti di plastica.Gli scienziati non sanno ancora quale impatto abbiano le microplastiche sulla salute dell'uomo. Tuttavia, gli esperti sono preoccupati dal fatto provato che le microplastiche danneggiano le cellule umane in condizioni di laboratorio e che le particelle di inquinamento atmosferico siano solite entrare nel corpo e causano milioni di morti precoci all'anno. Inoltre, è stato provato che persone consumano minuscole particelle nel cibo e nell'acqua, oltre a inalarle.Uno studio recente ha dimostrato che le microplastiche possono aggrapparsi alle membrane esterne dei globuli rossi e limitare la loro capacità di trasportare ossigeno. Le particelle sono state trovate anche nella placenta delle donne in gravidanza e nei ratti gravidi si introducono rapidamente attraverso i polmoni nel cuore, nel cervello e in altri organi del feto.
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Trovate per la prima volta microplastiche nel sangue umano
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Gli scienziati della Libera Università di Amsterdam (Vrije Universiteit) nei Paesi Bassi hanno rilevato per la prima volta microplastiche nel sangue umano, con particelle estranee trovate nell'80% dei volontari che hanno partecipato allo studio. Lo riporta il giornale The Guardian.
Gli scienziati hanno eseguito un'analisi di campioni di sangue di 22 donatori anonimi, tutti di loro sono adulti sani, e hanno identificato particelle di plastica in 17 persone. La metà dei campioni conteneva plastica PET (polietilene tereftalato), che viene di solito utilizzata nelle bottiglie per bevande, e un terzo conteneva polistirene, che viene utilizzato nei materiali per imballare alimenti e altra merce. Un quarto dei campioni di sangue conteneva polietilene, utilizzato per realizzare sacchetti di plastica.
Gli scienziati non sanno ancora quale impatto abbiano le microplastiche sulla salute dell'uomo. Tuttavia, gli esperti sono preoccupati dal fatto provato che le microplastiche danneggiano le cellule umane in condizioni di laboratorio e che le particelle di inquinamento atmosferico siano solite entrare nel corpo e causano milioni di morti precoci all'anno. Inoltre, è stato provato che persone consumano minuscole particelle nel cibo e nell'acqua, oltre a inalarle.
"Il nostro studio è la prima indicazione che abbiamo particelle di polimero nel sangue: è un risultato rivoluzionario, ma dobbiamo ampliare la ricerca e aumentare il numero di campioni, il numero di polimeri analizzati, ecc", ha affermato il professor Dick Vethaak, ecotossicologo presso la Vrije Universiteit a The Guardian.
Uno studio recente ha dimostrato che le microplastiche possono aggrapparsi alle membrane esterne dei globuli rossi e limitare la loro capacità di trasportare ossigeno. Le particelle sono state trovate anche nella placenta delle donne in gravidanza e nei ratti gravidi si introducono rapidamente attraverso i polmoni nel cuore, nel cervello e in altri organi del feto.