Stoltenberg: la Nato non si considera parte del conflitto e non invierà forze in Ucraina
© AP Photo / Francois LenoirIl segretario generale della NATO Jens Stoltenberg

© AP Photo / Francois Lenoir
I leader dei Paesi della Nato sono pronti a concordare nel loro vertice nuovi significativi dispiegamenti di truppe sul fianco orientale dell'Alleanza in risposta all'operazione militare della Russia in Ucraina, ha affermato oggi il numero uno della Nato Jens Stoltenberg.
La Nato non si considera parte del conflitto in Ucraina e non invierà soldati, ha affermato il segretario generale Jens Stoltenberg.
"La Nato non fa parte di questo conflitto, ma sosteniamo l'Ucraina affinché possa difendersi... Pertanto non invieremo le nostre forze in Ucraina", ha affermato in una conferenza stampa alla vigilia del vertice straordinario del blocco militare transatlantico, che si svolgerà giovedì 24 marzo a Bruxelles.
Stoltenberg ha sottolineato che il conflitto non deve estendersi oltre l'Ucraina.
"Abbiamo l'obbligo di assicurarci che la guerra non esca dall'Ucraina. Una guerra diretta tra Nato e Russia causerebbe maggiore distruzione", ha sostenuto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica.
I leader dei Paesi della Nato sono pronti a concordare nel loro vertice nuovi significativi dispiegamenti di truppe sul fianco orientale dell'Alleanza in risposta all'operazione militare della Russia in Ucraina, ha proseguito Jens Stoltenberg.
"Mi aspetto che i leader accettino di rafforzare la posizione della Nato in tutte le parti con importanti aumenti delle forze nella parte orientale dell'alleanza, a terra, in aria e in mare. Il primo passo è il dispiegamento di quattro nuovi gruppi di battaglia della Nato in Bulgaria , Ungheria, Romania e Slovacchia", ha riferito Stoltenberg ai giornalisti.
Stoltenberg ha poi intimato a Mosca di smetterla con le minacce nucleari.
"Mosca deve smetterla con le minacce nucleari, una guerra atomica non si può vincere e non deve essere combattuta".
Stoltenberg ha poi bacchettato la Cina per il suo sostegno politico alla Russia relativamente all'operazione militare in Ucraina.
"La Cina ha fornito alla Russia sostegno politico, anche diffondendo palesi bugie e disinformazione", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Il segretario della Nato non ha nascosto la preoccupazione che la Cina possa fornire "sostegno materiale" alla Russia.
"Mi aspetto che la Nato faccia appello alla Cina per essere all'altezza delle sue responsabilità".
Operazione militare russa in Ucraina
La mattina del 24 febbraio il presidente Vladimir Putin ha ordinato un'operazione speciale in Ucraina, descrivendola come un passo necessario per intervenire nelle Repubbliche Popolari del Donbass, che stavano affrontando un "genocidio" e le atrocità commesse dal governo nazionalista a Kiev.
Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che le forze russe non stanno prendendo di mira le città o le infrastrutture sociali dei guarnigioni militari ucraini, al fine di evitare vittime tra i militari e le loro famiglie che risiedono lì, e ha ordinato di trattare il personale militare delle forze armate ucraine "con rispetto".