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Limiti alle accise su benzina e gasolio, dura risposta da Assopetroli
Limiti alle accise su benzina e gasolio, dura risposta da Assopetroli
Si rischia lo sciopero in tutta la Penisola stando alle dichiarazioni dell'Assopetroli, che lamenta il danno di inventario subito da tutto il comparto per la... 20.03.2022, Sputnik Italia
2022-03-20T07:20+0100
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L'Assopetroli-Assoenergia con un comunicato ufficiale paventa lo sciopero per la giornata di domani in risposta alla decisione del governo italiano di tagliare le accise sui carburanti. Il 21 marzo infatti, i carburanti che sono stati in precedenza immagazzinati nei vari depositi ed impianti disseminati su tutto il territorio italiano "subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico". L'associazione sottolinea come, in assenza di una contromisura da parte del governo e senza le dovute rassicurazioni, l'intero settore della distribuzione "si troverà costretto suo malgrado a una mobilitazione", che tradotto vuol dire stop alle pompe e sciopero del settore. La stessa invita per questo a maggiori indicazioni da parte del governo per evitare danni alle stesse imprese. Cita poi lo stesso Draghi, che aveva parlato in effetti di rischio svalutazione degli idrocarburi attualmente in deposito, anche se il premier si era riferito al solo gas, sottolineando però come il problema riguardi tutto il comparto. L'Assopetroli conclude la nota chiedendo al governo ulteriori rassicurazioni per far sì che gli esercenti non vedano una perdita di valore dei loro depositi a causa del nuovo periodo di imposta.
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Limiti alle accise su benzina e gasolio, dura risposta da Assopetroli
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Si rischia lo sciopero in tutta la Penisola stando alle dichiarazioni dell'Assopetroli, che lamenta il danno di inventario subito da tutto il comparto per la decisione del governo di abbassare le accise sugli idrocarburi.
L'Assopetroli-Assoenergia con un comunicato ufficiale paventa lo sciopero per la giornata di domani in risposta alla decisione del governo italiano di tagliare le accise sui carburanti.
Il 21 marzo infatti, i carburanti che sono stati in precedenza immagazzinati nei vari depositi ed impianti disseminati su tutto il territorio italiano "subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico".
L'associazione sottolinea come, in assenza di una contromisura da parte del governo e senza le dovute rassicurazioni, l'intero settore della distribuzione "si troverà costretto suo malgrado a una mobilitazione", che tradotto vuol dire stop alle pompe e sciopero del settore.
La stessa invita per questo a maggiori indicazioni da parte del governo per evitare danni alle stesse imprese.
Cita poi lo stesso Draghi, che aveva parlato in effetti di rischio svalutazione degli idrocarburi attualmente in deposito, anche se il premier si era riferito al solo gas, sottolineando però come il problema riguardi tutto il comparto.
"Occorre identificare immediatamente meccanismi compensativi a favore della distribuzione di carburanti ad accisa già assolta, per evitare che il taglio di accisa danneggi il settore distributivo in misura che non è possibile in alcun modo sostenere", sottolinea Assopetroli, citata da tgcom24, nella lettera indirizzata al premier Draghi, al ministro Cingolani e al ministro Franco.
L'Assopetroli conclude la nota chiedendo al governo ulteriori rassicurazioni per far sì che gli esercenti non vedano una perdita di valore dei loro depositi a causa del nuovo periodo di imposta.