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Trieste, esposta l’auto di Giovanni Falcone
Trieste, esposta l’auto di Giovanni Falcone
La famosa Fiat Croma è stata esposta davanti al teatro Miela. Presenti anche i parenti delle vittime di Mafia. 15.03.2022, Sputnik Italia
2022-03-15T20:45+0100
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E’ stata inaugurata ieri Pequod, una serie di giornate dedicate all’impegno civile e alla lotta alla mafia. Protagonista dell’inaugurazione è stata l’esposizione di Quarto Savona Quindici, il nome in codice della famosa auto nel quale sedeva il giudice Giovanni Falcone quando fu assassinato in un attentato.Era il 23 maggio 1992; Giovanni Falcone e la sua scorta stavano percorrendo l’autostrada di ritorno dall’aeroporto di Palermo-Punta Raisi quando furono investiti da una violenta esplosione all’altezza di Capaci. Di quella Fiat Croma sono rimaste solo lamiere. A fianco al giudice Falcone sedeva la moglie Francesca Morvillo. I due coniugi morirono in ospedale; Falcone circa un’ora dopo l’esplosione mentre la Morvillo morirà alle 22. Di quel terribile attentato furono vittime anche i tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. I tre poliziotti morirono sul colpo; il boss mafioso Giovanni Brusca azionò il detonatore nel momento in cui l’auto dei poliziotti stava passando sopra il canale di scolo (posto sotto l’autostrada) carico di tritolo.A presenziare la rassegna Pequod le massime cariche politiche di Trieste. Presente anche Enrico Bellavia dell’Espresso che fu uno dei primi giornalisti a catapultarsi a capaci ad attentato appena avvenuto. La rassegna prevede anche gli interventi di Franco La Torre (figlio di Pio) e Tina Montinaro (moglie di Antonio Montinaro).
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La famosa Fiat Croma è stata esposta davanti al teatro Miela. Presenti anche i parenti delle vittime di Mafia.
E’ stata inaugurata ieri Pequod, una serie di giornate dedicate all’impegno civile e alla lotta alla mafia. Protagonista dell’inaugurazione è stata l’esposizione di Quarto Savona Quindici, il nome in codice della famosa auto nel quale sedeva il giudice Giovanni Falcone quando fu assassinato in un attentato.
Era il 23 maggio 1992; Giovanni Falcone e la sua scorta stavano percorrendo l’autostrada di ritorno dall’aeroporto di Palermo-Punta Raisi quando furono investiti da una violenta esplosione all’altezza di Capaci. Di quella Fiat Croma sono rimaste solo lamiere. A fianco al giudice Falcone sedeva la moglie Francesca Morvillo. I due coniugi morirono in ospedale; Falcone circa un’ora dopo l’esplosione mentre la Morvillo morirà alle 22. Di quel terribile attentato furono vittime anche i tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. I tre poliziotti morirono sul colpo; il boss mafioso Giovanni Brusca azionò il detonatore nel momento in cui l’auto dei poliziotti stava passando sopra il canale di scolo (posto sotto l’autostrada) carico di tritolo.
A presenziare la rassegna Pequod le massime cariche politiche di Trieste. Presente anche Enrico Bellavia dell’Espresso che fu uno dei primi giornalisti a catapultarsi a capaci ad attentato appena avvenuto. La rassegna prevede anche gli interventi di Franco La Torre (figlio di Pio) e Tina Montinaro (moglie di Antonio Montinaro).