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L'ex segretario generale della NATO: non si può escludere l'invio di jet contro la Russia
L'ex segretario generale della NATO: non si può escludere l'invio di jet contro la Russia
Secondo Anders Fogh Rasmussen, inviare jet della NATO per proteggere lo spazio aereo ucraino significa essere pronti ad abbattere gli aerei russi, il che... 10.03.2022, Sputnik Italia
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C'è una reale possibilità che la NATO finisca in una guerra contro la Russia, ha cosi' affermato l'ex segretario generale dell'alleanza atlantica Anders Fogh Rasmussen.Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in precedenza, si era rifiutato apertamente di inviare jet da combattimento per assistere l'Ucraina contro l'operazione speciale della Russia, che l'Occidente ha proclamato essere "un'invasione". Né altri membri europei della NATO, né gli Stati Uniti hanno espresso alcun desiderio di intensificare il conflitto con la Russia inviando le proprie truppe o aerei in Ucraina.Alla fine di febbraio, la Russia ha rivendicato il controllo completo dello spazio aereo dell'Ucraina. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che qualsiasi nazione che imponga una no-fly zone sarebbe considerata un combattente nemico. Tuttavia, l'ex segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen non escluderebbe che la NATO possa entrare in guerra.Per Rasmussen, gli europei devono essere pronti a questo, perché è in gioco il futuro della democrazia nel continente.“Penso che se questo può essere un deterrente per Putin, allora non dovremmo escludere nulla. E io appartengo a coloro i quali dicono che bisogna tenere Putin nella massima insicurezza”, ha riflettuto Rasmussen.Secondo Rasmussen, l'Occidente "non può permettersi" di far vincere la Russia.Fino a questo punto l'Alleanza Atlantica ha sostenuto l'Ucraina e la sua difesa in altri modi, con assegnazioni finanziarie e decine di migliaia di armi, comprese armi anticarro e armi da fuoco. Secondo Rasmussen, se la Russia interpretasse l'assistenza dell'Occidente come una dichiarazione di guerra, alla fine, prevarrebbe la NATO, in virtù di “investimenti nella difesa dieci volte maggiori di quelli della Russia”.Per contrastare l'operazione speciale della Russia in Ucraina, lanciata per proteggere le Repubbliche Popolari del Donbass e smilitarizzare e de-nazificare l'Ucraina, l'Occidente ha imposto un'ampia gamma di sanzioni, che vanno dai beni di consumo alle operazioni bancarie. L'UE, al cui interno alcuni membri dipendono fortemente dal gas e dal petrolio russi, sta attualmente discutendo i mezzi per raggiungere l'indipendenza energetica.Secondo Rasmussen, l'energia dalla Russia deve essere completamente boicottata "e meglio farlo oggi che domani".Per inciso, è stato durante il mandato di Rasmussen (2009-2014) che la NATO ha invaso la Libia, paese ricco di petrolio, facendo precipitare la nazione nel caos, con poco o nessun controllo del governo e una moltitudine di fazioni in guerra tra loro.
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L'ex segretario generale della NATO: non si può escludere l'invio di jet contro la Russia
09:20 10.03.2022 (aggiornato: 09:21 10.03.2022)
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Secondo Anders Fogh Rasmussen, inviare jet della NATO per proteggere lo spazio aereo ucraino significa essere pronti ad abbattere gli aerei russi, il che significherà “innegabilmente” la guerra tra NATO e Russia. Tuttavia, gli europei devono essere pronti per questo, ha sottolineato, citando “il futuro della democrazia”.
C'è una reale possibilità che la NATO finisca in una guerra contro la Russia, ha cosi' affermato l'ex segretario generale dell'alleanza atlantica Anders Fogh Rasmussen.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in precedenza, si era rifiutato apertamente di inviare jet da combattimento per assistere l'Ucraina contro l'operazione speciale della Russia, che l'Occidente ha proclamato essere "un'invasione". Né altri membri europei della NATO, né gli Stati Uniti hanno espresso alcun desiderio di intensificare il conflitto con la Russia inviando le proprie truppe o aerei in Ucraina.
Alla fine di febbraio, la Russia ha rivendicato il controllo completo dello spazio aereo dell'Ucraina. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che qualsiasi nazione che imponga una no-fly zone sarebbe considerata un combattente nemico. Tuttavia, l'ex segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen non escluderebbe che la NATO possa entrare in guerra.
“Se inviamo i nostri aerei è per proteggere lo spazio aereo ucraino, e quindi dobbiamo essere pronti ad abbattere gli aerei russi. Significherà innegabilmente una guerra tra NATO e Russia”, ha dichiarato Anders Fogh Rasmussen a TV2.
Per Rasmussen, gli europei devono essere pronti a questo, perché è in gioco il futuro della democrazia nel continente.
“Penso che se questo può essere un deterrente per Putin, allora non dovremmo escludere nulla. E io appartengo a coloro i quali dicono che bisogna tenere Putin nella massima insicurezza”, ha riflettuto Rasmussen.
Secondo Rasmussen, l'Occidente "non può permettersi" di far vincere la Russia.
Fino a questo punto l'Alleanza Atlantica ha sostenuto l'Ucraina e la sua difesa in altri modi, con assegnazioni finanziarie e decine di migliaia di armi, comprese armi anticarro e armi da fuoco. Secondo Rasmussen, se la Russia interpretasse l'assistenza dell'Occidente come una dichiarazione di guerra, alla fine, prevarrebbe la NATO, in virtù di “investimenti nella difesa dieci volte maggiori di quelli della Russia”.
Per contrastare l'operazione speciale della Russia in Ucraina, lanciata per proteggere le Repubbliche Popolari del Donbass e smilitarizzare e de-nazificare l'Ucraina, l'Occidente ha imposto un'ampia gamma di sanzioni, che vanno dai beni di consumo alle operazioni bancarie. L'UE, al cui interno alcuni membri dipendono fortemente dal gas e dal petrolio russi, sta attualmente discutendo i mezzi per raggiungere l'indipendenza energetica.
Secondo Rasmussen, l'energia dalla Russia deve essere completamente boicottata "e meglio farlo oggi che domani".
“È importante tagliare al più presto alla Russia le entrate di petrolio e gas. Sono stato in contatto con vari soggetti in quell'ambito e la mia valutazione è che l'Occidente può farne a meno in un anno. Certo, sarà molto più costoso trovarlo altrove”, ha concluso Rasmussen.
Per inciso, è stato durante il mandato di Rasmussen (2009-2014) che la NATO ha invaso la Libia, paese ricco di petrolio, facendo precipitare la nazione nel caos, con poco o nessun controllo del governo e una moltitudine di fazioni in guerra tra loro.