https://it.sputniknews.com/20220301/falsi-green-pass-a-300-euro-25-indagati-dalla-procura-di-termini-imerese-15383389.html
Falsi green pass a 300 euro: 25 indagati dalla procura di Termini Imerese
Falsi green pass a 300 euro: 25 indagati dalla procura di Termini Imerese
I certificati fasulli venivano venduti sui canali della piattaforma Telegram. Acquirenti in 15 province italiane, da Treviso a Caltanissetta. 01.03.2022, Sputnik Italia
2022-03-01T11:29+0100
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Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria hanno eseguito 20 perquisizioni in tutta Italia su ordine della procura di Termini Imerese (Palermo). Il maxiblitz è stato disposto contro un'organizzazione dedita al commercio in rete di false certificazioni anti-Covid in grado di superare i normali controlli di verifica.I green pass fasulli erano venduti su diversi canali della piattaforma Telegram. Nel mirino degli inquirenti sono finite 25 persone, indagate per presunti legami con l'organizzazione. Gli acquirenti sono stati scoperti in 15 province italiane: Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso, Mantova e Salerno.L'attività di perquisizione, sviolta in ambito nazionale, ha consentito il sequestro di green pass cartacei, oltre ad una trentina di dispositivi informatici in cui sono stati trovati i certificati in formato digitale.Per il rilascio del certificato rafforzato con terza dose personalizzato gli acquirenti pagavano la somma di 300 euro, solitamente in criptovalute. Era sufficiente fornire una copia della tessera sanitaria. L'organizzazione prevedeva anche sconti per famiglia, offerti a chi acquistava più di un certificato. Le indagini sono ancora in corso.A causa del possibile blocco di Sputnik, consigliamo ai lettori di iscriversi al nostro canale Telegram, dove pubblicheremo le ultime notizie.
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I certificati fasulli venivano venduti sui canali della piattaforma Telegram. Acquirenti in 15 province italiane, da Treviso a Caltanissetta.
Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria hanno eseguito 20 perquisizioni in tutta Italia su ordine della procura di Termini Imerese (Palermo). Il maxiblitz è stato disposto contro un'organizzazione dedita al commercio in rete di false certificazioni anti-Covid in grado di superare i normali controlli di verifica.
I green pass fasulli erano venduti su diversi canali della piattaforma Telegram. Nel mirino degli inquirenti sono finite 25 persone, indagate per presunti legami con l'organizzazione. Gli acquirenti sono stati scoperti in 15 province italiane: Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso, Mantova e Salerno.
L'attività di perquisizione, sviolta in ambito nazionale, ha consentito il sequestro di green pass cartacei, oltre ad una trentina di dispositivi informatici in cui sono stati trovati i certificati in formato digitale.
Per il rilascio del certificato rafforzato con terza dose personalizzato gli acquirenti pagavano la somma di 300 euro, solitamente in criptovalute. Era sufficiente fornire una copia della tessera sanitaria. L'organizzazione prevedeva anche sconti per famiglia, offerti a chi acquistava più di un certificato. Le indagini sono ancora in corso.
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