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Toscana: i nuovi poveri in fila alla Caritas sono camerieri, ristoratori ed estetiste
Toscana: i nuovi poveri in fila alla Caritas sono camerieri, ristoratori ed estetiste
Oggi agli sportelli della Caritas Toscana sono i camerieri, le guide turistiche, i ristoratori ed anche le estetiste a chiedere aiuti. 19.02.2022, Sputnik Italia
2022-02-19T13:22+0100
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povertà
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Un tempo categorie senza alcun problema economico, ora ridotte dalla crisi economica derivata dalla pandemia a richiedenti sostegno.Secondo i dati della Caritas locale, diffusi dal Corriere Fiorentino, da settembre 2020 ad aprile 2021 la richiesta di aiuto da parte di famiglie alle diocesi toscane è aumentata del 47,4%, rispetto al 2019.Lavoratori poveri, cioè persone che pur lavorando non ce la fanno a coprire tutte le esigenze primarie e sono costrette a rivolgersi ai centri di sostegno per superare le difficoltà.Le diocesi toscane riferiscono che a richiedere aiuto sono stati anche tanti giovani fra i 25 e i 35 anni, oltre a famiglie con figli piccoli. Famiglie che sono in grande difficoltà economica.I nuovi poveri, tra cui anche tanti anziani, sono un quarto degli utenti che si rivolgono agli sportelli di ascolto della Caritas.La Caritas Toscana ha raccolto questi dati nel nuovo rapporto 2022 sulla povertà, dal titolo Fatti di prossimità, fatti di Vangelo, presentato venerdì 18 febbraio.Si fa notare, inoltre, che la componente femminile è quella che ha maggiore bisogno di aiuti economici e di sostegno in generale: 54,4% contro il 45,6%.Tra le donne, una parte importante ha chiesto aiuto non solo per difficoltà economiche, ma anche per violenza domestica subita.I migranti prevalgono nelle statistiche con il 58,7% delle richieste, ma la Caritas fa notare che si tratta dell’incidenza più bassa mai registrata fino a oggi. Significa che anche molti toscani d’origine si sono rivolti alla Caritas per chiedere aiuto.
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Un tempo categorie senza alcun problema economico, ora ridotte dalla crisi economica derivata dalla pandemia a richiedenti sostegno.
Secondo i dati della Caritas locale,
diffusi dal
Corriere Fiorentino, da settembre 2020 ad aprile 2021 la richiesta di aiuto da parte di famiglie alle diocesi toscane è aumentata del 47,4%, rispetto al 2019.
Lavoratori poveri, cioè persone che pur lavorando non ce la fanno a coprire tutte le esigenze primarie e sono costrette a rivolgersi ai centri di sostegno per superare le difficoltà.
Le diocesi toscane riferiscono che a richiedere aiuto sono stati anche tanti giovani fra i 25 e i 35 anni, oltre a famiglie con figli piccoli. Famiglie che sono
in grande difficoltà economica.
I nuovi poveri, tra cui anche tanti anziani, sono un quarto degli utenti che si rivolgono agli sportelli di ascolto della Caritas.
La Caritas Toscana ha raccolto questi dati nel nuovo rapporto 2022 sulla povertà, dal titolo Fatti di prossimità, fatti di Vangelo, presentato venerdì 18 febbraio.
Si fa notare, inoltre, che la componente femminile è quella che ha maggiore bisogno di aiuti economici e di sostegno in generale: 54,4% contro il 45,6%.
Tra le donne, una parte importante ha chiesto aiuto non solo per difficoltà economiche, ma anche per violenza domestica subita.
I migranti prevalgono nelle statistiche con il 58,7% delle richieste, ma la Caritas fa notare che si tratta dell’incidenza più bassa mai registrata fino a oggi. Significa che anche molti toscani d’origine si sono rivolti alla Caritas per chiedere aiuto.