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C’è una Gioconda a Montecitorio! Ma Vittorio Sgarbi stronca le speranze
C’è una Gioconda a Montecitorio! Ma Vittorio Sgarbi stronca le speranze
Che Leonardo Da Vinci segretamente abbia realizzato una seconda Gioconda e che infine questa sia segretamente approdata a Montecitorio, la sede della Camera... 18.02.2022, Sputnik Italia
2022-02-18T09:25+0100
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Così hanno voluto credere a Montecitorio coloro i quali hanno ritrovato una tela apparentemente raffigurante la Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.A deludere le speranze di tutti ci ha pensato il critico d’arte e deputato Vittorio Sgarbi, che con un comunicato stampa ha chiuso la questione, e anche in modo a dir poco lapidario:“Macché seconda Gioconda! È solo una modesta tela!”.Per Vittorio Sgarbi, quella che è stata ritrovata a Montecitorio è “roba da arredamento confusa da menti ottenebrate”.Vittorio Sgarbi ha visto la tela e dopo la valutazione ha smentito ogni altra ricostruzione storica:“L’eccitazione di menti ottenebrate ha evocato con grande suggestione magazzini, depositi, polvere, evitando l’unica parola pertinente: arredamento! E cioè quello che solitamente, provenendo dai depositi di un museo (in questo caso dalla Galleria Nazionale Borghese) viene chiesto, a partire dalla Camera e dal Senato, e poi da ambasciate e prefetture, per arredare sale aperte al pubblico, come da anni è Montecitorio”, aggiunge Sgarbi.Quindi al Senato e alla Camera si trovano solo dipinti da arredamento e di basso valore, e Sgarbi aggiunge:“Tutto quello che meritava di essere restituito ai musei, lo è stato nei decenni scorsi attraverso una commissione che io ho guidato. Quello che è rimasto, ad eccezione di un Ratto d’Europa di Giandomenico Ferretti, di troppe grandi dimensioni, è stato restituito ai musei”.Ed infine Sgarbi fornisce la collocazione storica della Gioconda di Montecitorio:“La copia di Leonardo, dipinta almeno 70 anni dopo la sua morte, non ha alcun valore artistico e indica soltanto la fortuna dell’opera, come le innumerevoli copie di grandi maestri. Tanto rumore per nulla”.
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C’è una Gioconda a Montecitorio! Ma Vittorio Sgarbi stronca le speranze
09:25 18.02.2022 (aggiornato: 10:18 18.02.2022)
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Che Leonardo Da Vinci segretamente abbia realizzato una seconda Gioconda e che infine questa sia segretamente approdata a Montecitorio, la sede della Camera dei Deputati?
Così hanno voluto credere a Montecitorio coloro i quali hanno ritrovato una tela apparentemente raffigurante la Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.
A deludere le speranze di tutti ci ha pensato il critico d’arte e deputato Vittorio Sgarbi, che con un comunicato stampa ha chiuso la questione, e anche in modo a dir poco lapidario:
“Macché seconda Gioconda! È solo una modesta tela!”.
Per Vittorio Sgarbi, quella che è stata ritrovata a Montecitorio è “roba da arredamento confusa da menti ottenebrate”.
Vittorio Sgarbi ha visto la tela e dopo la valutazione ha smentito ogni altra ricostruzione storica:
“Non l’ombra, ma l’incubo di Leonardo. Una modesta tela esposta in un palazzo pubblico, nell’Ufficio del Questore di Montecitorio, è stata fatta passare come una seconda Gioconda di Leonardo, che, per inciso, ha fatto fatica (ci ha messo 5 anni) a dipingerne una”, dice.
“L’eccitazione di menti ottenebrate ha evocato con grande suggestione magazzini, depositi, polvere, evitando l’unica parola pertinente: arredamento! E cioè quello che solitamente, provenendo dai depositi di un museo (in questo caso dalla Galleria Nazionale Borghese) viene chiesto, a partire dalla Camera e dal Senato, e poi da ambasciate e prefetture, per arredare sale aperte al pubblico, come da anni è Montecitorio”, aggiunge Sgarbi.
Quindi al Senato e alla Camera si trovano solo dipinti da arredamento e di basso valore, e Sgarbi aggiunge:
“Tutto quello che meritava di essere restituito ai musei, lo è stato nei decenni scorsi attraverso una commissione che io ho guidato. Quello che è rimasto, ad eccezione di un Ratto d’Europa di Giandomenico Ferretti, di troppe grandi dimensioni, è stato restituito ai musei”.
Ed infine Sgarbi fornisce la collocazione storica della Gioconda di Montecitorio:
“La copia di Leonardo, dipinta almeno 70 anni dopo la sua morte, non ha alcun valore artistico e indica soltanto la fortuna dell’opera, come le innumerevoli copie di grandi maestri. Tanto rumore per nulla”.