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Vaccino Covid, Djokovic pronto a rinunciare a Winbledon: "È il prezzo che sono disposto a pagare"
Vaccino Covid, Djokovic pronto a rinunciare a Winbledon: "È il prezzo che sono disposto a pagare"
Il numero uno del mondo nel tennis, espulso dal primo torneo del Grande Slam, torna a far parlare di sé e della sua decisione di non vaccinarsi con... 15.02.2022, Sputnik Italia
2022-02-15T10:45+0100
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Piuttosto che vaccinarsi contro il Covid, Novak Djokovoc è disposto a rinunciare all'Open di Francia e a Winbledon. In un'intervista esclusiva alla BBC, il numero uno del tennis ha dichiarato di essere disposto a sacrificare i prossimi tornei del Grande Slam, se costretto a vaccinarsi.Con queste parole, l'asso del tennis rompe il silenzio che aveva mantenuto da gennaio, quando il ministro australiano dell'immigrazione, Alex Hawke, aveva cancellato personalmente il suo visto, escludendolo dall'Australian Open, il primo torneo del Grande Slam del 2022.Libertà di scelta più importante di qualsiasi titoloDjokovic ha specificato di non essere un no-vax."Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni", ha detto alla BBC, confermando di aver fatto i vaccini da bambino, "ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa somministrare al proprio corpo".L'espulsione dall'AustraliaIl campione serbo ha vinto due volte il torneo del Roland Garros e sei volte Wimbledon. Nella sua carriera, il tennista 34enne ha vinto 21 prove del Grande Slam. Il mese scorso è stato escluso dall'Australian Open, dopo che il governo australiano ha annullato il suo visto e lo ha espulso dal Paese per non essere vaccinato contro il Covid.Il futuro di DjokovicLe restrizioni contro la pandemia mettono a rischio la partecipazione del numero uno del ranking Atp agli altri tornei del Grande Slam, in particolare all'Open di Francia, che si giocherà tra maggio-giugno. Djokovic ha detto di sperare che i requisiti di vaccinazione in alcuni tornei cambino, augurandosi di "poter giocare per molti più anni".Il campione non è disposto a scendere a compromessi e non farà il vaccino per obbligo. Piuttosto, ha affermato che sta "tenendo la mente aperta" sulla possibilità di essere vaccinato in futuro, "perché stiamo tutti cercando di trovare collettivamente la migliore soluzione possibile per porre fine al Covid"."Non sono mai stato contrario alla vaccinazione. - ha ribadito - Capisco che, a livello globale, tutti stanno cercando di fare un grande sforzo per gestire questo virus e vedere, si spera, una fine vicina per questo virus".
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Vaccino Covid, Djokovic pronto a rinunciare a Winbledon: "È il prezzo che sono disposto a pagare"
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Il numero uno del mondo nel tennis, espulso dal primo torneo del Grande Slam, torna a far parlare di sé e della sua decisione di non vaccinarsi con dichiarazioni shock.
Piuttosto che vaccinarsi contro il Covid, Novak Djokovoc è disposto a rinunciare all'Open di Francia e a Winbledon. In
un'intervista esclusiva alla
BBC, il numero uno del tennis ha dichiarato di essere disposto a sacrificare i prossimi tornei del Grande Slam, se costretto a vaccinarsi.
"Questo è il prezzo che sono disposto a pagare", ha detto.
Con queste parole, l'asso del tennis rompe il silenzio che aveva mantenuto da gennaio, quando il ministro australiano dell'immigrazione, Alex Hawke, aveva cancellato personalmente il suo visto, escludendolo dall'Australian Open, il primo torneo del Grande Slam del 2022.
Libertà di scelta più importante di qualsiasi titolo
Djokovic ha specificato di non essere un no-vax.
"Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni", ha detto alla BBC, confermando di aver fatto i vaccini da bambino, "ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa somministrare al proprio corpo".
"Perché i principi del processo decisionale sul mio corpo - ha aggiunto - sono più importanti di qualsiasi titolo o altro. Sto cercando di essere in sintonia con il mio corpo il più possibile".
L'espulsione dall'Australia
Il campione serbo ha vinto due volte il torneo del Roland Garros e sei volte Wimbledon. Nella sua carriera, il tennista 34enne ha vinto 21 prove del Grande Slam. Il mese scorso è stato escluso dall'Australian Open, dopo che il governo australiano ha annullato il suo visto e lo ha espulso dal Paese per non essere vaccinato contro il Covid.
Il futuro di Djokovic
Le restrizioni contro la pandemia mettono a rischio la partecipazione del numero uno del ranking Atp agli altri tornei del Grande Slam, in particolare all'Open di Francia, che si giocherà tra maggio-giugno. Djokovic ha detto di sperare che i requisiti di vaccinazione in alcuni tornei cambino, augurandosi di "poter giocare per molti più anni".
Il campione non è disposto a scendere a compromessi e non farà il vaccino per obbligo. Piuttosto, ha affermato che sta "tenendo la mente aperta" sulla possibilità di essere vaccinato in futuro, "perché stiamo tutti cercando di trovare collettivamente la migliore soluzione possibile per porre fine al Covid".
"Non sono mai stato contrario alla vaccinazione. - ha ribadito - Capisco che, a livello globale, tutti stanno cercando di fare un grande sforzo per gestire questo virus e vedere, si spera, una fine vicina per questo virus".