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Lavrov: l'Occidente ha dato risposte positive a iniziative russe che aveva respinto per anni
Lavrov: l'Occidente ha dato risposte positive a iniziative russe che aveva respinto per anni
La NATO e gli USA hanno respinto le proposte chiave di sicurezza per allentare le tensioni intorno all'Ucraina avanzate da Mosca lo scorso dicembre. Le... 15.02.2022, Sputnik Italia
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Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha affermato che nella risposta alle proposte di sicurezza di Mosca, gli Stati Uniti e la NATO hanno accolto alcune iniziative che avevano respinto per anni. In particolare, ha citato la disponibilità dell'alleanza a discutere dei trattati sul controllo degli armamenti per l'Europa.Il diplomatico ha ricordato che la Russia ha dichiarato una moratoria sul dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa, a seguito del recesso dal Trattato INF con gli Stati Uniti (a causa del ritiro unilaterale di Washington da esso) nel 2019. Tuttavia, nessuno voleva "ascoltarci" in quel momento, quando "ci siamo resi disponibili a discutere nuove misure di controllo degli armamenti", ha detto Lavrov.Il ministro degli Esteri ha anche espresso ottimismo riguardo al dialogo programmato con la NATO sulle proposte di sicurezza meno pressanti di Mosca, come il controllo degli armamenti in Europa.Lavrov ha dichiarato che la Russia proseguirà il dialogo con i partner occidentali, per scoprire quanto siano determinati a raggiungere accordi effettivi sulla sicurezza. In particolare, ha affermato che durante questi negoziati verranno discusse questioni relative all'indivisibilità della sicurezza, agli armamenti a corto e medio raggio, nonché alla riduzione dei rischi di guerra.Il ministro ha inoltre preso atto della proposta della Polonia di rilanciare il dialogo informale sulla sicurezza europea, nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Lavrov ha affermato che tali proposte mostrano una "comprensione delle questioni esistenti" e una "disponibilità" ad affrontarle.Il "terrorismo mediatico" dell'Occidente sull'UcrainaIl ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha commentato la continua campagna informatica in Occidente sulla presunta "invasione" dell'Ucraina che Mosca starebbe pianificando. Ha criticato il continuo sfruttamento dell'argomento da parte dei media, così come dei politici occidentali, definendolo "terrorismo mediatico".Lavrov ha sottolineato che non sono state le pressioni straniere su Mosca a far ritirare le truppe russe e ha fatto notare nuovamente che gli spostamenti delle forze armate sul proprio territorio sono un diritto sovrano della Russia, incluso lo svolgimento di esercitazioni militari. Il ministro ha aggiunto che queste ultime saranno condotte come previsto e anche il recente ritiro di una parte delle truppe dal confine ucraino era così programmato, a seguito del termine delle manovre.
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Lavrov: l'Occidente ha dato risposte positive a iniziative russe che aveva respinto per anni
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La NATO e gli USA hanno respinto le proposte chiave di sicurezza per allentare le tensioni intorno all'Ucraina avanzate da Mosca lo scorso dicembre. Le proposte includevano il rinuncio all'adesione dell'Ucraina alla NATO e il ritiro delle truppe dell'alleanza, che Mosca considera una minaccia alla sicurezza, alle posizioni del 1997.
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha affermato che nella risposta alle proposte di sicurezza di Mosca, gli Stati Uniti e la NATO hanno accolto alcune iniziative che avevano respinto per anni. In particolare, ha citato la disponibilità dell'alleanza a discutere dei trattati sul controllo degli armamenti per l'Europa.
"La celerità con cui la NATO ha rivisto la propria posizione suggerisce che non tutto è perduto nelle relazioni con questa alleanza e che sono in grado ammettere le cose ovvie quando lo vogliono davvero", ha sottolineato Lavrov.
Il diplomatico ha ricordato che la Russia ha dichiarato una moratoria sul dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa, a seguito del recesso dal Trattato INF con gli Stati Uniti (a causa del ritiro unilaterale di Washington da esso) nel 2019. Tuttavia, nessuno voleva "ascoltarci" in quel momento, quando "ci siamo resi disponibili a discutere nuove misure di controllo degli armamenti", ha detto Lavrov.
Il ministro degli Esteri ha anche espresso ottimismo riguardo al dialogo programmato con la NATO sulle proposte di sicurezza meno pressanti di Mosca, come il controllo degli armamenti in Europa.
"Penso che, grazie agli sforzi fatti insieme in tutte queste aree, come risultato si possa elaborare un ottimo pacchetto", ha affermato il ministro.
Lavrov ha dichiarato che la Russia proseguirà il dialogo con i partner occidentali, per scoprire quanto siano determinati a raggiungere accordi effettivi sulla sicurezza. In particolare, ha affermato che durante questi negoziati verranno discusse questioni relative all'indivisibilità della sicurezza, agli armamenti a corto e medio raggio, nonché alla riduzione dei rischi di guerra.
Il ministro ha inoltre preso atto della proposta della Polonia di rilanciare il dialogo informale sulla sicurezza europea, nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Lavrov ha affermato che tali proposte mostrano una "comprensione delle questioni esistenti" e una "disponibilità" ad affrontarle.
Il "terrorismo mediatico" dell'Occidente sull'Ucraina
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha commentato la continua campagna informatica in Occidente sulla presunta "invasione" dell'Ucraina che Mosca starebbe pianificando. Ha criticato il continuo sfruttamento dell'argomento da parte dei media, così come dei politici occidentali, definendolo "terrorismo mediatico".
Lavrov ha sottolineato che non sono state le pressioni straniere su Mosca a far ritirare le truppe russe e ha fatto notare nuovamente che gli spostamenti delle forze armate sul proprio territorio sono un diritto sovrano della Russia, incluso lo svolgimento di esercitazioni militari. Il ministro ha aggiunto che queste ultime saranno condotte come previsto e anche il recente ritiro di una parte delle truppe dal confine ucraino era così programmato, a seguito del termine delle manovre.