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La WADA si dice delusa dalla decisione della Corte Arbitrale per lo Sport sul caso Valieva
La WADA si dice delusa dalla decisione della Corte Arbitrale per lo Sport sul caso Valieva
L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha dichiarato di essere delusa dalla decisione della Corte Arbitrale per lo Sport (CAS) che ha respinto i ricorsi relativi... 14.02.2022, Sputnik Italia
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"La WADA è delusa dalla sentenza odierna della Divisione Ad Hoc del CAS. Sebbene la WADA non abbia ricevuto la motivazione, sembra che il panel del CAS abbia deciso di non applicare i termini del Codice, che non consente eccezioni specifiche in relazione alle sospensioni provvisorie obbligatorie, comprese le "persone protette", e quindi i minori”, ha affermato l'agenzia in una nota.L'agenzia ha aggiunto che il campione prelevato alla Valieva non sarebbe stato segnalato dall'Agenzia antidoping russa come campione prioritario quando è stato inviato al laboratorio antidoping di Stoccolma, il che significa che "il laboratorio non era a conoscenza della necessità di accelerare l'analisi di questo campione"."Come annunciato in precedenza, secondo i termini del Codice, quando un minore è coinvolto in un caso antidoping, è necessario indagare sul personale di supporto di quell'atleta. RUSADA (Agenzia antidoping russa) ha già indicato di aver avviato tale processo. Inoltre, la divisione di intelligence indipendente della WADA ed i sui investigatori esamineranno la questione", si legge nella nota.All'inizio della giornata, il CAS ha deciso di consentire alla Valieva di continuare la sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino, respingendo gli appelli del Comitato olimpico internazionale (CIO), dell'International Skating Union (ISU) e della WADA per il mancato superamento di un test antidoping. La corte ha aggiunto che "nessuna sospensione provvisoria dovrebbe essere imposta alla pattinatrice".
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La WADA si dice delusa dalla decisione della Corte Arbitrale per lo Sport sul caso Valieva
11:02 14.02.2022 (aggiornato: 11:28 14.02.2022)
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L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha dichiarato di essere delusa dalla decisione della Corte Arbitrale per lo Sport (CAS) che ha respinto i ricorsi relativi al caso della pattinatrice russa Kamila Valieva.
"La WADA è delusa dalla sentenza odierna della Divisione Ad Hoc del CAS. Sebbene la WADA non abbia ricevuto la motivazione, sembra che il panel del CAS abbia deciso di non applicare i termini del Codice, che non consente eccezioni specifiche in relazione alle sospensioni provvisorie obbligatorie, comprese le "persone protette", e quindi i minori”, ha affermato l'agenzia in una nota.
L'agenzia ha aggiunto che il campione prelevato alla Valieva non sarebbe stato segnalato dall'Agenzia antidoping russa come campione prioritario quando è stato inviato al laboratorio antidoping di Stoccolma, il che significa che "il laboratorio non era a conoscenza della necessità di accelerare l'analisi di questo campione".
"Come annunciato in precedenza, secondo i termini del Codice, quando un minore è coinvolto in un caso antidoping, è necessario indagare sul personale di supporto di quell'atleta. RUSADA (Agenzia antidoping russa) ha già indicato di aver avviato tale processo. Inoltre, la divisione di intelligence indipendente della WADA ed i sui investigatori esamineranno la questione", si legge nella nota.
All'inizio della giornata, il CAS ha deciso di consentire alla Valieva di continuare la sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino, respingendo gli appelli del Comitato olimpico internazionale (CIO), dell'International Skating Union (ISU) e della WADA per il mancato superamento di un test antidoping. La corte ha aggiunto che "nessuna sospensione provvisoria dovrebbe essere imposta alla pattinatrice".