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Cancer Plan, Coldiretti: "No alla guerra della Ue al vino con gli allarmi in etichetta"
Cancer Plan, Coldiretti: "No alla guerra della Ue al vino con gli allarmi in etichetta"
Domani è atteso il voto del parlamento europeo sulla proposta francese che prevede di estendere il sistema Nutriscore al vino con il bollino nero della lettera... 14.02.2022, Sputnik Italia
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"Dal Parlamento Europeo rischia di arrivare un duro colpo nella guerra al vino con il voto su misure che demonizzano il consumo attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del piano europeo per la salute (BECA)". In una nota Coldiretti esprime la sua preoccupazione per il voto di domani sulla relazione del Parlamento europeo relativa al “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea.Il provvedimento prevede l'estensione del sistema Nutriscore, l'etichetta a semaforo che, in caso di via libera, assegnerebbe al vino il bollino nero e la lettera F di massima pericolosità. Per Coldiretti l'impegno dell'Ue nella tutela della salute dei consumatori rischia di trasformarsi in una campagna di criminalizzazione dei singoli prodotti, indipendentemente dalla quantità consumata. Inoltre rileva l'incoerenza dell'orientamento con il sostegno del provvedimento accordato alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione del cancro, che si basa su un consumo equilibrato di tutti gli alimenti, incluso il bicchiere di vino durante i pasti. “E’ del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol” dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che insieme al consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia ha inviato un messaggio in difesa del settore alle massime cariche europee, tra cui commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli. Il voto di domani mette a rischio un settore strategico del Made in Italy agroalimentare da 12 miliardi di euro di fatturato, ricorda Coldiretti, che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone dalla vigna alla tavola.
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Domani è atteso il voto del parlamento europeo sulla proposta francese che prevede di estendere il sistema Nutriscore al vino con il bollino nero della lettera F, la massima pericolosità. Filiera in rivolta.
"Dal Parlamento Europeo rischia di arrivare un duro colpo nella guerra al vino con il voto su misure che demonizzano il consumo attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del piano europeo per la salute (BECA)".
In una nota Coldiretti esprime la sua preoccupazione per il voto di domani sulla relazione del Parlamento europeo relativa al “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea.
Il provvedimento prevede l'estensione del sistema Nutriscore, l'etichetta a semaforo che, in caso di via libera, assegnerebbe al vino il bollino nero e la lettera F di massima pericolosità.
Per Coldiretti l'impegno dell'Ue nella tutela della salute dei consumatori rischia di trasformarsi in una campagna di criminalizzazione dei singoli prodotti, indipendentemente dalla quantità consumata.
"L’equilibrio nutrizionale – precisa Coldiretti – va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto".
Inoltre rileva l'incoerenza dell'orientamento con il sostegno del provvedimento accordato alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione del cancro, che si basa su un consumo equilibrato di tutti gli alimenti, incluso il bicchiere di vino durante i pasti.
“E’ del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol” dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che insieme al consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia ha inviato un messaggio in difesa del settore alle massime cariche europee, tra cui commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli.
Il voto di domani mette a rischio un settore strategico del Made in Italy agroalimentare da 12 miliardi di euro di fatturato, ricorda Coldiretti, che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone dalla vigna alla tavola.