Canada, fine della protesta sull'Ambassador Bridge: il ponte si prepara a riaprire

L'Ambassador Bridge riaprirà a breve dopo lo sgombero degli ultimi manifestanti rimasti sul ponte di collegamento tra Usa e Canada. Dopo i necessari controlli di sicurezza sull'infrastruttura, l'importante varco di frontiera terrestre tra i due Paesi potrà riaprire al traffico.

Dopo che il "freedom convoy" ne aveva bloccato per giorni il traffico, riaprirà ora al traffico l'Ambassador Bridge.

L'importante infrastruttura di collegamento tra gli Stati Uniti e il Canada vede ogni giorno il passaggio sulle sue tre corsie di numerosi semilavorati, componenti per motori, freni, cinghie di trasmissione per i giganti dell’industria automobilistica di Detroit, oltre che di svariate altre merci di scambio tra i due Paesi.

Il ponte è stato sgomberato dai manifestanti dalle autorità canadesi questa domenica e dovrebbe riprendere le normali attività.

Il consigliere per la sicurezza interna della Casa Bianca, Liz Sherwood-Randall, ha dichiarato in una nota:

“Le autorità canadesi intendono riaprire l'Ambassador Bridge oggi dopo aver completato i necessari controlli di sicurezza. Siamo pronti a supportare i nostri partner canadesi ovunque sia utile per garantire che il ripristino del normale flusso del commercio possa riprendere".

L'importante via di traffico era bloccata da lunedì scorso.

Il blocco ha provocato un danno economico quantificabile in varie centinaia di milioni di dollari in perdite commerciali.

Venerdì, un giudice canadese ha emesso un ordine per rompere il blocco, ma i manifestanti si sono rifiutati di andarsene. Il numero dei manifestanti è però progressivamente diminuito, e domenica la polizia ha sgomberato il ponte dalle ultime persone rimaste.

Le proteste sono iniziate quando il governo canadese ha imposto l'obbligo di vaccinazione per tutti i camionisti in ingresso nel Paese canadese dagli Stati Uniti.