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Partygate, Boris Johnson: "Rispetterò la legge"
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Lunedì è stato pubblicato un rapporto dell'alto funzionario statale Susan Gray, segretaria permanente presso l'ufficio di gabinetto, sulle accuse riferite allo... 02.02.2022, Sputnik Italia
2022-02-02T17:45+0100
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Il primo ministro britannico, Boris Johnson, oggi ha risposto alle domande dei parlamentari, durante una sessione della Camera dei Comuni. Abena Oppong-Asare, del partito laburista, gli ha chiesto se si sarebbe dimesso, qualora avesse ricevuto una notifica dalla polizia a seguito dell'indagine relativa al così detto partygate.Il primo ministro ha anche detto che avrebbe continuato il suo lavoro di governo, in risposta a un parlamentare che stava progettando di presentare una lettera di sfiducia nei suoi confronti.Il Primo Ministro britannico è stato ripetutamente sollecitato dai parlamentari a dimettersi, dopo che sono emerse rivelazioni, sia sui media sia in un rapporto di un alto funzionario del governo, secondo cui si sono svolte delle feste a Downing Street nel 2020-21, in un periodo in cui erano state adottate rigide misure per prevenire la diffusione del COVID in tutto il Regno Unito.Johnson ha ammesso di aver partecipato a uno degli incontri nel maggio 2020, che pensava però fosse un evento di lavoro; si è scusato e in seguito ha promesso che il rapporto sulle feste sarebbe stato pubblicato integralmente.Da allora, sono trapelati ai media sempre maggiori dettagli in relazione alle feste fatte al numero 10 di Downing Street, con il risultato che i parlamentari hanno dichiarato la loro intenzione di presentare una lettera di sfiducia a Johnson. Il Primo Ministro si è rifiutato di commentare gli appelli di alcuni parlamentari alle sue dimissioni, dicendo solo che è importante attendere la pubblicazione del rapporto partygate e il completamento dell'indagine della polizia sulla questione.
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Lunedì è stato pubblicato un rapporto dell'alto funzionario statale Susan Gray, segretaria permanente presso l'ufficio di gabinetto, sulle accuse riferite allo scandalo 'partygate', mentre l'indagine della polizia va avanti.
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, oggi ha risposto alle domande dei parlamentari, durante una sessione della Camera dei Comuni. Abena Oppong-Asare, del partito laburista, gli ha chiesto se si sarebbe dimesso, qualora avesse ricevuto una notifica dalla polizia a seguito dell'indagine relativa al così detto partygate.
"Ovviamente rispetterò la legge, ma devo aspettare che il processo sia completato", ha risposto Johnson.
Il primo ministro ha anche detto che avrebbe continuato il suo lavoro di governo, in risposta a un parlamentare che stava progettando di presentare una lettera di sfiducia nei suoi confronti.
"È più vitale che mai per il governo di questo paese portare avanti il lavoro - e realizzare il nostro piano di ripresa dal COVID - ed è quello che stiamo facendo".
Il Primo Ministro britannico è stato ripetutamente sollecitato dai parlamentari a dimettersi, dopo che sono emerse rivelazioni, sia sui media sia in un rapporto di un alto funzionario del governo, secondo cui si sono svolte delle feste a Downing Street nel 2020-21, in un periodo in cui erano state adottate rigide misure per prevenire la diffusione del COVID in tutto il Regno Unito.
Johnson ha ammesso di aver partecipato a uno degli incontri nel maggio 2020, che pensava però fosse un evento di lavoro; si è scusato e in seguito ha promesso che il rapporto sulle feste sarebbe stato pubblicato integralmente.
Da allora, sono trapelati ai media sempre maggiori dettagli in relazione alle feste fatte al numero 10 di Downing Street, con il risultato che i parlamentari hanno dichiarato la loro intenzione di presentare una lettera di sfiducia a Johnson. Il Primo Ministro si è rifiutato di commentare gli appelli di alcuni parlamentari alle sue dimissioni, dicendo solo che è importante attendere la pubblicazione del rapporto partygate e il completamento dell'indagine della polizia sulla questione.