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Pisa, scoperto un ritratto inedito di Dante
Pisa, scoperto un ritratto inedito di Dante
In uno degli affreschi medioevali del Camposanto di Pisa, fra i dannati dell’Inferno nel Giudizio Universale, è stato scoperto un ritratto inedito di Dante. 01.02.2022, Sputnik Italia
2022-02-01T13:16+0100
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L’affascinante e suggestiva ipotesi è stata presentata dalla professoressa Giulia Ammannati, docente di Paleografia presso la Scuola Normale di Pisa e già autrice di importanti scoperte.Si deve a lei, infatti, ad esempio, la retrodatazione dell’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano, l’identificazione della 'mano' di Giotto e della sua grafia presenti nelle iscrizioni della Cappella degli Scrovegni e, per finire, la conferma sull’autore e iniziatore dell’edificazione della Torre di Pisa, da molti attribuita a Bonanno Pisano e per la quale erano sempre mancate prove schiaccianti a sostegno di tale tesi.Ed ora, come ci riferisce l’AGI, la professoressa Ammannati ha riconosciuto Dante in una delle figure rappresentate negli affreschi dipinti da Buffalmacco tra il 1336 e il 1342 sulle pareti nel Camposanto di Pisa, parte dello straordinario complesso monumentale di Piazza dei Miracoli.Nella parte riguardante il Giudizio Universale, tra i reietti spinti all’inferno spicca un uomo vestito di rosso, assai somigliante al ritratto fatto da Giotto a Dante, presente a Firenze al Museo del Bargello (ante 1337). Accanto a lui, un personaggio barbuto, che potrebbe essere Virgilio, destinato agli inferi, forse a causa della sua fama, durante il periodo medievale, di mago, accusa che peraltro colpì lo stesso Dante negli ultimi anni della sua vita.
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In uno degli affreschi medioevali del Camposanto di Pisa, fra i dannati dell’Inferno nel Giudizio Universale, è stato scoperto un ritratto inedito di Dante.
L’affascinante e suggestiva ipotesi è stata presentata dalla professoressa Giulia Ammannati, docente di Paleografia presso la Scuola Normale di Pisa e già autrice di importanti scoperte.
Si deve a lei, infatti, ad esempio, la retrodatazione dell’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano, l’identificazione della 'mano' di Giotto e della sua grafia presenti nelle iscrizioni della Cappella degli Scrovegni e, per finire, la conferma sull’autore e iniziatore dell’edificazione della Torre di Pisa, da molti attribuita a Bonanno Pisano e per la quale erano sempre mancate prove schiaccianti a sostegno di tale tesi.
Ed ora, come ci riferisce l’AGI, la professoressa Ammannati ha riconosciuto Dante in una delle figure rappresentate negli affreschi dipinti da Buffalmacco tra il 1336 e il 1342 sulle pareti nel Camposanto di Pisa, parte dello straordinario complesso monumentale di Piazza dei Miracoli.
Nella parte riguardante il Giudizio Universale, tra i reietti spinti all’inferno spicca un uomo vestito di rosso, assai somigliante al ritratto fatto da Giotto a Dante, presente a Firenze al Museo del Bargello (ante 1337). Accanto a lui, un personaggio barbuto, che potrebbe essere Virgilio, destinato agli inferi, forse a causa della sua fama, durante il periodo medievale, di mago, accusa che peraltro colpì lo stesso Dante negli ultimi anni della sua vita.