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Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS): vaccinate i bambini
Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS): vaccinate i bambini
Appello dei pediatri, tra i 5 e gli 11 anni solo il 20% dei bambini è vaccinato. Il Covid può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine. 27.01.2022, Sputnik Italia
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Il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS), si rivolge direttamente alle famiglie nel suo accorato appello:Secondo le stime della SIPPS, “l’affluenza dei bambini dai 5 agli 11 anni alle vaccinazioni è solo del 20%, uno su cinque”. Nella fascia d’età tra i 12 e i 18 anni la situazione è invece diversa: "Fortunatamente gli adolescenti chiedono di essere vaccinati. - continua Di Mauro - Molti stanno già facendo la terza dose per sentirsi più sicuri. Ricordo che il ciclo base di tutti i vaccini prevede tre dosi, facendole si raggiungerà un livello ottimale".Continuando nella sua disamina, Di Mauro fa presente che: "anche se generalmente è paucisintomatico nei bambini, sarebbe preferibile che non entrasse nel loro sistema immunitario, perché può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine. Essendo un virus sinciziale a medio-lungo termine causa una cascata infiammatoria di cui non possiamo prevedere le conseguenze a livello cardiaco e respiratorio. Basti pensare alla bronchiolite: tutti i bimbi che la prendono nel primo anno di vita hanno poi, negli anni successivi, problemi respiratori più frequenti rispetto ai bambini che non l'hanno contratta".Infine, il pediatra ricorda a tutti che, avendo a disposizione un vaccino in grado di prevenire la patologia, “dobbiamo sfruttare questa possibilità per fare di tutto per evitare la malattia, in generale, e soprattutto le forme gravi e le conseguenze: i genitori non devono essere titubanti il vaccino induce nell’organismo la produzione di anticorpi e stimola le cellule del nostro sistema immunitario aumentando le difese naturali del bambino contro questa grave malattia”.
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Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS): vaccinate i bambini
08:09 27.01.2022 (aggiornato: 08:30 27.01.2022)
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Appello dei pediatri, tra i 5 e gli 11 anni solo il 20% dei bambini è vaccinato. Il Covid può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine.
Il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS), si rivolge direttamente alle famiglie nel suo accorato appello:
"Cari genitori, avete paura delle guardie o dei ladri? Perché il vaccino è la guardia, ma il Covid-19 è il ladro. Gli effetti collaterali del vaccino sono vicini allo zero. Inoltre - prosegue - la dose per i più piccoli è un terzo di quella somministrata agli adulti e i bambini sono soggetti sani. Non siate esitanti, per il bene che tutti i pediatri vogliono ai vostri bambini, vaccinateli contro il Covid-19. Solo così i vostri figli potranno vivere una vita sociale più serena a scuola, in famiglia e con i nonni". Le sue parole sono citate da Askanews.
Secondo le stime della SIPPS, “l’affluenza dei bambini dai 5 agli 11 anni alle vaccinazioni è solo del 20%, uno su cinque”. Nella fascia d’età tra i 12 e i 18 anni la situazione è invece diversa: "Fortunatamente gli adolescenti chiedono di essere vaccinati. - continua Di Mauro - Molti stanno già facendo la terza dose per sentirsi più sicuri. Ricordo che il ciclo base di tutti i vaccini prevede tre dosi, facendole si raggiungerà un livello ottimale".
Continuando nella sua disamina, Di Mauro fa presente che: "anche se generalmente è paucisintomatico nei bambini, sarebbe preferibile che non entrasse nel loro sistema immunitario, perché può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine. Essendo un virus sinciziale a medio-lungo termine causa una cascata infiammatoria di cui non possiamo prevedere le conseguenze a livello cardiaco e respiratorio. Basti pensare alla bronchiolite: tutti i bimbi che la prendono nel primo anno di vita hanno poi, negli anni successivi, problemi respiratori più frequenti rispetto ai bambini che non l'hanno contratta".
Infine, il pediatra ricorda a tutti che, avendo a disposizione un vaccino in grado di prevenire la patologia, “dobbiamo sfruttare questa possibilità per fare di tutto per evitare la malattia, in generale, e soprattutto le forme gravi e le conseguenze: i genitori non devono essere titubanti il vaccino induce nell’organismo la produzione di anticorpi e stimola le cellule del nostro sistema immunitario aumentando le difese naturali del bambino contro questa grave malattia”.