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Russia aperta all'inchiesta sul disastro aereo del volo MH17 nel Donbass
Russia aperta all'inchiesta sul disastro aereo del volo MH17 nel Donbass
Il rappresentante russo presso la Corte di Strasburgo Mikhail Vinogradov ha dichiarato l'apertura di Mosca alle indagini sull'incidente del volo MH17. 26.01.2022, Sputnik Italia
2022-01-26T16:48+0100
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La Russia è aperta nelle indagini sull'abbattimento del volo MH17 in Ucraina orientale e non ha mai rifiutato di collaborare in questo caso, ha affermato Mikhail Vinogradov, commissario russo presso la Corte EDU. Oggi nella Corte di Strasburgo è iniziato il primo dibattimento sulle denunce dei Paesi Bassi e dell'Ucraina contro la Federazione Russa nel caso della sciagura del boeing malese nel Donbass. La prima sessione affronta la questione dell'ammissibilità delle denunce congiunte di Paesi Bassi e Ucraina contro la Russia. In precedenza l'Ucraina ha intentato diverse cause presso la Corte EDU contro la Federazione Russa, che riguardano la Crimea e il Donbass. Kiev ha ripetutamente accusato Mosca di ingerenza negli affari interni. La Russia ha sempre respinto le accuse, definite inaccettabili, sottolineando che non prende parte al conflitto nel Donbass.Disastro del volo MH17 nel DonbassIl Boeing malese in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur del volo MH17 si è schiantato il 17 luglio 2014 vicino a Donetsk. C'erano 298 persone a bordo, tutte morte. Kiev ha immediatamente incolpato i combattenti indipendentisti per la sciagura, che a loro volta hanno respinto le accuse, sostenendo di non avere i mezzi per abbattere un aereo in quota di volo.Il 9 marzo 2020 è iniziato nei Paesi Bassi il processo per l'abbattimento del volo MH17. Quattro sono gli imputati: i russi Igor Girkin, Sergey Dubinsky, Oleg Pulatov e l'ucraino Leonid Kharchenko. Pulatov è rappresentato in tribunale da un gruppo internazionale di legali, il resto dei sospettati viene processato in contumacia. L'8 giugno 2021 sono iniziate le udienze.L'Ucraina ha rifiutato di fornire i dati dai suoi radar e gli Stati Uniti non hanno fornito all'indagine immagini satellitari che, come affermano, mostrano il momento del lancio del razzo.Come riferito a Sputnik dal vice procuratore generale della Russia, Nikolay Vinnichenko, la parte russa ha consegnato ai Paesi Bassi non solo i dati dei radar russi, ma anche la documentazione che dimostra che il missile di contraerea Buk, che ha colpito il Boeing, apparteneva all'Ucraina ed è stato lanciato dal territorio controllato da Kiev, tuttavia gli investigatori hanno ignorato le informazioni. Allo stesso tempo, il primo giorno dell'udienza in tribunale, l'accusa ha ammesso di aver ricevuto e analizzare i dati della Procura russa.L'indagine è stata condotta da un pool investigativo congiunto, coordinato dall'Ufficio del procuratore generale dei Paesi Bassi senza la partecipazione della Russia. L'inchiesta sostiene che il Boeing è stato abbattuto dal sistema missilistico antiaereo Buk, che apparteneva alla 53^ brigata missilistica antiaerea delle forze armate russe di Kursk, operativa in una zona controllata dalle forze autonomiste del Donbass.L'accusa si basa sulle deposizioni di testimoni esclusivamente anonimi. La difesa dell'imputato russo del processo, Oleg Pulatov, ha sostenuto che questa circostanza rende difficile valutare l'affidabilità delle testimonianze, tuttavia la Procura olandese insiste sul fatto che l'anonimato è necessario per motivi di sicurezza.
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Russia aperta all'inchiesta sul disastro aereo del volo MH17 nel Donbass
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Il rappresentante russo presso la Corte di Strasburgo Mikhail Vinogradov ha dichiarato l'apertura di Mosca alle indagini sull'incidente del volo MH17.
La Russia è aperta nelle indagini sull'abbattimento del volo MH17 in Ucraina orientale e non ha mai rifiutato di collaborare in questo caso, ha affermato Mikhail Vinogradov, commissario russo presso la Corte EDU.
Oggi nella Corte di Strasburgo
è iniziato il primo dibattimento sulle denunce dei Paesi Bassi e dell'Ucraina contro la Federazione Russa nel caso della sciagura del boeing malese nel Donbass. La prima sessione affronta la questione dell'ammissibilità delle denunce congiunte di Paesi Bassi e Ucraina contro la Russia.
"La Federazione Russa non ha mai detto che non coopererà a questo caso. Non sappiamo con certezza cosa sia successo lì, ma quello che sappiamo lo abbiamo presentato oggi... Siamo aperti all'inchiesta", ha detto Vinogradov ai giornalisti olandesi dopo il dibattimento.
In precedenza l'Ucraina ha intentato diverse cause presso la Corte EDU contro la Federazione Russa, che riguardano la Crimea e il Donbass. Kiev ha ripetutamente accusato Mosca di ingerenza negli affari interni. La Russia ha sempre respinto le accuse, definite inaccettabili, sottolineando che non prende parte al conflitto nel Donbass.
Disastro del volo MH17 nel Donbass
Il Boeing malese in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur del volo MH17 si è schiantato il 17 luglio 2014 vicino a Donetsk. C'erano 298 persone a bordo, tutte morte. Kiev ha immediatamente incolpato i combattenti indipendentisti per la sciagura, che a loro volta hanno respinto le accuse, sostenendo di non avere i mezzi per abbattere un aereo in quota di volo.
Il 9 marzo 2020 è iniziato nei Paesi Bassi il processo per l'abbattimento del volo MH17. Quattro sono gli imputati: i russi Igor Girkin, Sergey Dubinsky, Oleg Pulatov e l'ucraino Leonid Kharchenko. Pulatov è rappresentato in tribunale da un gruppo internazionale di legali, il resto dei sospettati viene processato in contumacia. L'8 giugno 2021 sono iniziate le udienze.
L'Ucraina ha rifiutato di fornire i dati dai suoi radar e gli Stati Uniti non hanno fornito all'indagine immagini satellitari che, come affermano, mostrano il momento del lancio del razzo.
Come riferito a Sputnik dal vice procuratore generale della Russia, Nikolay Vinnichenko, la parte russa ha consegnato ai Paesi Bassi non solo i dati dei radar russi, ma anche la documentazione che dimostra che il missile di contraerea Buk, che ha colpito il Boeing, apparteneva all'Ucraina ed è stato lanciato dal territorio controllato da Kiev, tuttavia gli investigatori hanno ignorato le informazioni. Allo stesso tempo, il primo giorno dell'udienza in tribunale, l'accusa ha ammesso di aver ricevuto e analizzare i dati della Procura russa.
L'indagine è stata condotta da un pool investigativo congiunto, coordinato dall'Ufficio del procuratore generale dei Paesi Bassi senza la partecipazione della Russia. L'inchiesta sostiene che il Boeing è stato abbattuto dal sistema missilistico antiaereo Buk, che apparteneva alla 53^ brigata missilistica antiaerea delle forze armate russe di Kursk, operativa in una zona controllata dalle forze autonomiste del Donbass.
L'accusa si basa sulle deposizioni di testimoni esclusivamente anonimi. La difesa dell'imputato russo del processo, Oleg Pulatov, ha sostenuto che questa circostanza rende difficile valutare l'affidabilità delle testimonianze, tuttavia la Procura olandese insiste sul fatto che l'anonimato è necessario per motivi di sicurezza.