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Nuova stangata sul pieno degli italiani: il costo della benzina vola a 1,778 euro
Nuova stangata sul pieno degli italiani: il costo della benzina vola a 1,778 euro
Non si registrava un valore così alto dal settembre del 2013. Il Codacons: "Per un pieno servono 15 euro in più rispetto all'anno scorso".
2022-01-25T22:54+0100
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Continua a salire il prezzo del carburante in Italia. E i nuovi aumenti si traducono in una dura stangata per i consumatori italiani.Il costo medio della benzina è passato da 1,754 euro ad 1,778 euro nel giro di una settimana, come si legge sull’Ansa, con un aumento di 2,34 centesimi. È il prezzo più alto mai registrato dal settembre del 2013.Aumenta anche il gasolio, con un’impennata di 2,69 centesimi, in crescita da 1,620 a 1,647.Secondo la rilevazione settimanale del ministero della Transizione Ecologica, anche il gasolio, che serve per il riscaldamento, subisce un aumento del prezzo di 2,92 centesimi, attestandosi su 1,466 euro.“Oggi la benzina, con un prezzo medio pari a 1,778 euro al litro, costa il 20,4 per cento in più rispetto ad un anno fa. Il gasolio (1,647 euro/litro) è aumentato in un anno del +22,3 per cento, incrementi che hanno effetti diretti sulle spese dei consumatori: solo per i rifornimenti di carburante una famiglia spende oggi 362,4 euro in più all’anno a causa dei rialzi dei listini alla pompa”, protesta il Codacons.E secondo l’associazione dei consumatori, questa non sarebbe l’unica conseguenza negativa di questa ennesima fiammata del costo del carburante.Un circolo vizioso, dunque, che rischia di ripercuotersi pesantemente sul bilancio familiare di milioni di italiani.
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Nuova stangata sul pieno degli italiani: il costo della benzina vola a 1,778 euro
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Non si registrava un valore così alto dal settembre del 2013. Il Codacons: "Per un pieno servono 15 euro in più rispetto all'anno scorso".
Continua a salire il prezzo del carburante in Italia. E i nuovi aumenti si traducono in una dura stangata per i consumatori italiani.
Il costo medio della benzina è passato da 1,754 euro ad 1,778 euro nel giro di una settimana,
come si legge sull’Ansa, con un aumento di 2,34 centesimi. È il prezzo più alto mai registrato dal settembre del 2013.
Aumenta anche il gasolio, con un’impennata di 2,69 centesimi, in crescita da 1,620 a 1,647.
Secondo la rilevazione settimanale del ministero della Transizione Ecologica, anche il gasolio, che serve per il riscaldamento, subisce un aumento del prezzo di 2,92 centesimi, attestandosi su 1,466 euro.
Chi in questi giorni si troverà a dover fare il pieno all’auto, ad esempio, si troverà quindi a spendere circa 15 euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Oggi la benzina, con un prezzo medio pari a 1,778 euro al litro, costa il 20,4 per cento in più rispetto ad un anno fa. Il gasolio (1,647 euro/litro) è aumentato in un anno del +22,3 per cento, incrementi che hanno effetti diretti sulle spese dei consumatori: solo per i rifornimenti di carburante una famiglia spende oggi 362,4 euro in più all’anno a causa dei rialzi dei listini alla pompa”, protesta il Codacons.
E secondo l’associazione dei consumatori, questa non sarebbe l’unica conseguenza negativa di questa ennesima fiammata del costo del carburante.
“Agli effetti diretti – spiega il presidente dell’organizzazione, Carlo Rienzi - vanno aggiunti quelli indiretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85 per cento della merce viaggia su gomma, e che a costi di trasporto più elevati corrispondono listini al dettaglio più cari, con un duplice danno per le tasche delle famiglie”.
Un circolo vizioso, dunque, che rischia di ripercuotersi pesantemente sul bilancio familiare di milioni di italiani.