https://it.sputniknews.com/20220125/covid-19trentino-denunciato-infermiere-per-finti-tamponi-14763068.html
Covid-19, Trentino: denunciato infermiere per finti tamponi
Covid-19, Trentino: denunciato infermiere per finti tamponi
Sequestro record: 120mila euro in contanti. Posti i sigilli al centro per le vaccinazioni predisposto presso il palazzetto dello sport di Pergine Valsugana. 25.01.2022, Sputnik Italia
2022-01-25T11:27+0100
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Bastava pagare e si poteva ottenere il tanto ambito certificato attestante la positività o negatività al virus.La positività poteva poi essere usata con il noto meccanismo venuto alla luce di recente dalle inchieste delle forze dell'ordine sui vari escamotage utilizzati per raggirare le disposizioni sul Covid-19: a fronte di un secondo tampone, questa volta negativo, veniva attestata così l'avvenuta "guarigione" dal virus, potendo così ottenere un green pass valido per mesi.Di contro, il tampone negativo dava già accesso al green pass valido ai fini lavorativi e di accesso a cure sanitarie o altro.Carabinieri e Guardia di Finanza, nell'ambito di una operazione congiunta, hanno posto i sigilli alla struttura, in attesa di far luce sulla vicenda.Intanto, l'uomo titolare della struttura è stato denunciato per "corruzione" e gli sono stati sequestrati 120mila euro in contanti.Il centro, gestito dall'infermiere finito nei guai, lavorava "a pieno regime". Centinaia le persone che ogni giorno si recavano presso il palazzetto dello sport della cittadina del Trentino, per "avere prova del test Pcr effettuato" con relativa certificazione relativa.Ora a rischiare sono anche i clienti stessi.Indagini ed approfondimento sulla vicenda in corso da parte delle forze dell'ordine.
https://it.sputniknews.com/20220110/escamotage-green-pass-con-un-falso-test-positivo-e-un-farmacista-compiacente-ecco-il-certificato-14550331.html
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Covid-19, Trentino: denunciato infermiere per finti tamponi
11:27 25.01.2022 (aggiornato: 14:38 25.01.2022)
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Sequestro record: 120mila euro in contanti. Posti i sigilli al centro per le vaccinazioni predisposto presso il palazzetto dello sport di Pergine Valsugana.
Bastava pagare e si poteva ottenere il tanto ambito certificato attestante la positività o negatività al virus.
La positività poteva poi essere usata con il noto meccanismo venuto alla luce di recente dalle inchieste delle forze dell'ordine sui vari escamotage utilizzati per raggirare le disposizioni sul Covid-19: a fronte di un secondo tampone, questa volta negativo, veniva attestata così l'avvenuta "guarigione" dal virus, potendo così ottenere un green pass valido per mesi.
Di contro, il tampone negativo dava già accesso al green pass valido ai fini lavorativi e di accesso a cure sanitarie o altro.
Carabinieri e Guardia di Finanza, nell'ambito di una operazione congiunta, hanno posto i sigilli alla struttura, in attesa di far luce sulla vicenda.
Intanto, l'uomo titolare della struttura è stato denunciato per "corruzione" e gli sono stati sequestrati 120mila euro in contanti.
Il centro, gestito dall'infermiere finito nei guai, lavorava "a pieno regime". Centinaia le persone che ogni giorno si recavano presso il palazzetto dello sport della cittadina del Trentino, per "avere prova del test Pcr effettuato" con relativa certificazione relativa.
Ora a rischiare sono anche i clienti stessi.
Indagini ed approfondimento sulla vicenda in corso da parte delle forze dell'ordine.