https://it.sputniknews.com/20220120/vaccini-covid-gimbe-obbligo-over-50-spinge-le-prime-dosi-28-in-sette-giorni-14697410.html
Vaccini Covid, Gimbe: obbligo per 50+ spinge le prime dosi, +28% in sette giorni
Vaccini Covid, Gimbe: obbligo per 50+ spinge le prime dosi, +28% in sette giorni
Nel suo monitoraggio settimanale sulla pandemia di Covid, la fondazione rileva un rallentamento dei nuovi casi, ma l'incremento dei decessi sfiora il 50%. 20.01.2022, Sputnik Italia
2022-01-20T12:49+0100
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L'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni "inizia a mostrare i primi effetti" e "spinge le prime dosi", che negli ultimi sette giorni aumentano del 28,1%, con 128.966 nuovi vaccinati in questa fascia d'età.È quanto emerge dal rapporto sul monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana tra il 12-18 gennaio, che rileva anche un incremento generale di 510.742 nuovi vaccinati pari rispetto ai 496.969 della settimana precedente (+2,8%).Nello stesso periodo, si rileva un rallentamento di nuovi casi di contagio Covid, che cresce del 3%.A fronte di una stabilizzazione a quota 1,2 milioni di nuovi casi, aumentano le ospedalizzazioni in area medica (+2.381), in terapia intensiva (+38) e i decessi (+49,7%). In dettaglio, i decessi sono "2.266 negli ultimi 7 giorni (di cui 158 riferiti a periodi precedenti), con una media di 324 al giorno rispetto ai 216 della settimana precedente".Al 18 gennaio, "il tasso di occupazione nazionale da parte di pazienti Covid è del 29,8% in area medica e del 17,8% in area critica. Ad eccezione di Molise e Sardegna, tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con la Valle d’Aosta che raggiunge il 57,1% ad eccezione di Basilicata e Molise, tutte superano la soglia del 10% in area critica", evidenzia il rapporto.Gimbe boccia le richieste delle regioni per modificare le attuali normative Covid, le definizioni di caso e ricovero Covid-19 e di mantenere in servizio gli operatori sanitari positivi, definendole "inapplicabili e rischiose". "Condivisibili, ma da integrare", le modifiche proposte al contact tracing e alle scuole primarie"
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Vaccini Covid, Gimbe: obbligo per 50+ spinge le prime dosi, +28% in sette giorni
12:49 20.01.2022 (aggiornato: 12:56 20.01.2022)
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Nel suo monitoraggio settimanale sulla pandemia di Covid, la fondazione rileva un rallentamento dei nuovi casi, ma l'incremento dei decessi sfiora il 50%.
L'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni "inizia a mostrare i primi effetti" e "spinge le prime dosi", che negli ultimi sette giorni aumentano del 28,1%, con 128.966 nuovi vaccinati in questa fascia d'età.
È quanto emerge dal rapporto sul monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana tra il 12-18 gennaio, che rileva anche un incremento generale di 510.742 nuovi vaccinati pari rispetto ai 496.969 della settimana precedente (+2,8%).
Nello stesso periodo, si rileva un rallentamento di nuovi casi di contagio Covid, che cresce del 3%.
"Una frenata nazionale della curva che risente di situazioni regionali molto diverse", commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
A fronte di una stabilizzazione a quota 1,2 milioni di nuovi casi, aumentano le ospedalizzazioni in area medica (+2.381), in terapia intensiva (+38) e i decessi (+49,7%).
In dettaglio, i decessi sono "2.266 negli ultimi 7 giorni (di cui 158 riferiti a periodi precedenti), con una media di 324 al giorno rispetto ai 216 della settimana precedente".
Al 18 gennaio, "il tasso di occupazione nazionale da parte di pazienti Covid è del 29,8% in area medica e del 17,8% in area critica. Ad eccezione di Molise e Sardegna, tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con la Valle d’Aosta che raggiunge il 57,1% ad eccezione di Basilicata e Molise, tutte superano la soglia del 10% in area critica", evidenzia il rapporto.
Gimbe boccia le richieste delle regioni per modificare le attuali normative Covid, le definizioni di caso e ricovero Covid-19 e di mantenere in servizio gli operatori sanitari positivi, definendole "inapplicabili e rischiose". "Condivisibili, ma da integrare", le modifiche proposte al contact tracing e alle scuole primarie"