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Consulta boccia ricorso deputati 'senza green pass': "Nessuna violazione prerogative parlamentari"
Consulta boccia ricorso deputati 'senza green pass': "Nessuna violazione prerogative parlamentari"
La Corte costituzionale ha dichiarato ieri inammissibile il ricorso dei cinque parlamentari sardi e siciliani per conflitto di attribuzioni tra poteri nei... 20.01.2022, Sputnik Italia
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Il gruppo di deputati, capeggiati dal sardo Pino Cabras di Alternativa c'è, avevano protestato disposizione per cui, a partire dal 10 gennaio, l'accesso ai mezzi di trasporto pubblico sia subordinato al possesso del cosiddetto super green pass.Secondo loro, infatti, la previsione impedirebbe loro di partecipare ai lavori parlamentari, in particolare, ma non esclusivamente, all'elezione del Presidente della Repubblica, calendarizzata il 24 gennaio.Proprio in virtù dell'urgenza, i parlamentari chiedevano la sospensione cautelare della disposizione di obbligo di green pass, dichiarando inammissibile il conflitto e così assorbendo la decisione sull'istanza di sospensione.Secondo la Consulta, invece, non ha individuato violazioni delle prerogative dei parlamentari, dal momento che la disposizione oggetto di reclamo regola le condizioni di accesso al trasporto pubblico di tutti i cittadini e non riguarda nello specifico deputati o senatori.Ecco quanto si legge, a tal proposito, nella parte finale della nota diffusa dalla Consulta.
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Consulta boccia ricorso deputati 'senza green pass': "Nessuna violazione prerogative parlamentari"
08:56 20.01.2022 (aggiornato: 09:07 20.01.2022)
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La Corte costituzionale ha dichiarato ieri inammissibile il ricorso dei cinque parlamentari sardi e siciliani per conflitto di attribuzioni tra poteri nei confronti del Governo.
Il gruppo di deputati, capeggiati dal sardo Pino Cabras di Alternativa c'è, avevano protestato disposizione per cui, a partire dal 10 gennaio, l'accesso ai mezzi di trasporto pubblico sia subordinato al possesso del cosiddetto super green pass.
Secondo loro, infatti, la previsione impedirebbe loro di partecipare ai lavori parlamentari, in particolare, ma non esclusivamente, all'elezione del Presidente della Repubblica, calendarizzata il 24 gennaio.
Proprio in virtù dell'urgenza, i parlamentari chiedevano la sospensione cautelare della disposizione di obbligo di green pass, dichiarando inammissibile il conflitto e così assorbendo la decisione sull'istanza di sospensione.
Secondo la Consulta, invece, non ha individuato violazioni delle prerogative dei parlamentari, dal momento che la disposizione oggetto di reclamo regola le condizioni di accesso al trasporto pubblico di tutti i cittadini e non riguarda nello specifico deputati o senatori.
Ecco quanto si legge, a tal proposito, nella parte finale della nota diffusa dalla Consulta.
"La Corte ha ritenuto che non vi sia alcuna manifesta violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari. La disposizione oggetto del conflitto regola infatti le condizioni di accesso al trasporto pubblico valide per l'intera collettività e non riguarda attribuzioni specifiche di deputati o senatori, incise in via fattuale e di riflesso; attribuzioni il cui esercizio deve essere garantito dai competenti organi delle Camere, nel rispetto della legislazione vigente. La dichiarazione di inammissibilità assorbe la decisione sull'istanza di sospensione cautelare. L'ordinanza sarà depositata nei prossimi giorni".