Milano: scopre di avere un raro tumore al cuore grazie al Covid-19
© Depositphotos.com / VitalikRadkoMedici reggono cuore di gomma

© Depositphotos.com / VitalikRadko
Solo grazie al fatto di aver contratto il coronavirus, può dire di essersi salvato la vita. Perché una TAC polmonare ha permesso di evidenziare la presenza di una neoplasia cardiaca rara.
Una di quelle storie a lieto fine che non ti aspetti. Filippo, 38 anni, a novembre del 2020 ha contratto il Covid-19 come milioni di persone nel mondo e poi guarisce. A seguito di una TAC polmonare di controllo effettuata a febbraio 2021, però, i medici identificano una strana massa presente nel cuore.
Pensando ad uno dei tanti effetti trombotici causati dal Covid-19, gli vengono prescritti farmaci anticoagulanti per ridurre la massa di 2,5 centimetri. Al termine dei tre mesi di cura i farmaci non hanno portato a nessun esito di regressione, e così una indagine ecocardiografica scopre un rarissimo tumore, il mixoma del ventricolo sinistro di cui se ne conoscono pochi casi in letteratura medica.
Il timore è benigno dal punto di vista istologico, tuttavia espone il paziente al rischio di embolia, così si decide di procedere con un intervento chirurgico altrettanto unico nella letteratura medica.
Il Policlinico San Donato (Milano), infatti, decide di sottoporre il paziente a cardiochirurgia endoscopica 3D per asportare il tumore, ed evitare che parcellizzandosi possa creare delle embolie cerebrali, oppure occludere arterie importanti.
“In letteratura sono descritti al mondo pochissimi casi di mixoma del ventricolo sinistro, con danni neurologici in quelli non diagnosticati in tempo, e quasi tutti operati in sternotomia, cioè con tecnica tradizionale. Risulta solo un caso operato con la chirurgia robotica negli USA e uno in minitoracotomia in Germania”, spiegano gli specialisti del Policlinico San Donato, come riportato dall’Huffingtonpost.