Novità per i lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni, dopo la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Con il rinnovo dei contratti gli statali riceveranno un aumento di stipendio medio di 107 euro al mese, a regime per il triennio 2019-2021.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, riconferma quanto già proposto ai sindacati dal suo predecessore, Fabiana Dadone, ma inserisce nel provvedimento alcuni elementi di novità, volti a introdurre la competitività nelle pubbliche amministrazioni.
La vera rivoluzione che Brunetta vuole attuare è proprio quella incentivare i dipendenti con dei meccanismi concorrenziali per migliorare le loro performance.
Il piano del ministro prevede infatti compensi extra legati alla produttività con i bonus eccellenza e innovazione.

Il bonus eccellenza
Per aumentare la produttività dei dipendenti pubblici il ministro Brunetta rispolvera una sua vecchia riforma risalente al 2009, quando occupava lo stesso ruolo nel governo Berlusconi, che prevede incentivi legati alla performance.
Le singole amministrazioni compileranno le "graduatorie" fra tutti i dipendenti, dirigenti e non, con valutazioni a seconda della prestazione.
Solo il 5% avrà diritto al bonus eccellenza.
Il bonus innovazione
Il bonus annuale per l'innovazione verrà invece assegnato al miglior progetto presentato nell'anno per migliorare in termini di efficacia ed efficienza i processi interni alla pubblica amministrazione. Sarà un organismo indipendente di valutazione ad assegnarlo. I due superpremi, però, non sono accumulabili: i dipendenti scegliere il proprio campo di competizione.