Tuttavia, “l’evidenza scientifica di un nesso causa-effetto al momento non c’è”, ha spiegato oggi Giorgio Palù in un’intervista concessa al Corriere della Sera, ricordando oltre ai casi in Germania quelli registrati in Olanda, Danimarca e Austria.
"Da qui, Olanda, Francia, Germania, Spagna e poi anche Italia hanno deciso ‘a cascata’ di sospendere in via cautelativa e temporanea il preparato anti Covid fino a che non si esprima l’Ema. L’agenzia regolatoria europea dovrebbe acquisire i dati di farmaco vigilanza e delle autopsie sulle persone decedute entro giovedì per dare una risposta”.
Alla domanda su quale verdetto si attenda dall'Ema, Palù ha risposto: "E' improbabile un nesso causale diretto tra vaccinazione e decessi. Al massimo potrebbe esserci una concausa nel senso che i problemi potrebbero riguardare solo persone predisposte a sviluppare queste patologie".

Stretta sorveglianza
Il presidente dell'Aifa ricorda che "l’autorizzazione ad AstraZeneca da parte di Ema è stata data condizionatamente a una costante valutazione rischi/benefici".
"L’agenzia e le autorità sanitarie nazionali svolgono un’azione di stretta sorveglianza proprio per intervenire rapidamente”.
E a quanti hanno già ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, dice: “Sappiamo dagli studi inglesi che la seconda dose può essere fatta alla dodicesima settimana, come raccomanda anche Aifa, c’è tutto il tempo di attendere l’imminente decisione di Ema. Non solo. I vaccini basati sulla tecnologia utilizzata da AstraZeneca danno eventuali reazioni alla prima dose e molto meno alla seconda, il contrario di quanto avviene per quelli ad Rna (Pfizer-Biontech e Moderna)”.
"I vaccini sono i farmaci più sicuri"
Infine Palù tiene a rimarcare che i vaccini “sono i farmaci più sicuri, meno costosi e che ogni anno salvano 2,5 milioni di vite umane".
"Hanno reso all’umanità un grande servigio: aumentare la speranza di vita dai primi del ‘900 a oggi di quasi 30 anni”.