A seguito di un accordo telefonico raggiunto tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente degli USA Joe Biden, dalla mezzanotte di giovedì 11 marzo, i dazi sulle importazioni sulle due sponde dell’Atlantico sono stati sospesi per almeno i prossimi 4 mesi.
In Italia la soddisfazione giunge da tutto il mondo del Made in Italy e in particolare dall’agroalimentare, il più colpito dalle tariffe doganali.
Tra i più raggianti il Consorzio Grana Padano Dop, che ha visto il suo prodotto colpiti dai dazi USA. Il Consorzio ha definito un “sortilegio” quello che si è sciolto e che ha colpito migliaia di imprese causando dal 2019 milioni di euro “A causa dei dazi voluti da Trump”, scrive Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano.
Anche il Parmigiano Reggiano, l’Asiago, il Provolone, il Gorgonzola ed i vini, si liberano dal sortilegio e potranno tornare ad essere acquistati dagli statunitensi senza aggravio di costi.
Ricordiamo che anche mortadella, crostacei, molluschi, agrumi, succhi, cordiali e liquori tra cui amari e limoncello sono stati colpiti dall’aggravio di tariffe doganali.
Per Coldiretti tutto ciò è costato mezzo miliardo di mancate esportazioni all’agroalimentare italiano.
Cosa accadrà dopo i 4 mesi?
Incassati i 4 mesi di sospensione, ora la diplomazia lavora per rendere definitiva la sospensione dei dazi sulle due sponde dell'Atlantico.
L'europarlamentare Paolo De Castro, vicepresidente della Comagri, spiega che ora si lavora appunto in quella direzione.