Violenti scontri avvenuti nelle ultime 24 ore hanno causato almeno 90 morti a Marib, nella parte settentrionale dello Yemen.
In questa regione dal valore strategico così alto, i ribelli Houthi hanno sferrato una nuova offensiva nel tentativo di strapparla al controllo delle forze lealiste.
In totale a perdere la vita sono stati 32 soldati dell'esercito regolare yemenita e delle altre tribù lealiste, mentre 58 caduti sono stati contati tra gli Houthi, colpiti ripetutamente dai bombardamenti dell'aviazione saudita.
Lo scorso mese l'Onu ha confermato l'arresto di un importante leader di Al Qaeda, Khalid Batarfi, il quale aveva cercato riparo proprio nella penisola arabica.
La guerra in Yemen
Il conflitto è iniziato nel 2014 e si è intensificato l'anno successivo quando i ribelli sciiti Houthi hanno preso il controllo di gran parte dei territori occidentali del Paese e hanno spodestato l'allora presidente Abdrabbuh Mansur Hadi.
Da marzo 2015 l'alleanza araba guidata dai sauditi - che sostiene le forze di Hadi - conduce operazioni aeree, terrestri e marittime contro i ribelli, che controllano la capitale di Sanaa e vaste aree nello Yemen settentrionale e occidentale.
Il nuovo governo dello Yemen si è insediato lo scorso 26 dicembre davanti al presidente Abdrabbuh Mansour Hadi nella sua sede temporanea a Riyadh, in Arabia Saudita.