Si conclude venerdì 5 marzo l’edizione 2021 della Dynamic Manta, la più importante esercitazione navale della Nato nel Mediterraneo che schiera al largo della Sicilia mezzi subacquei e di superficie a propulsione nucleare.
Anche quest’anno l’esercitazione anti-sommergibile si è tenuta nel cuore del Mediterraneo. La Sicilia, infatti, fornisce il porto di Catania, la base di Sigonella, la base per elicotteri navali di Catania e la base navale di Augusta per la logistica.
Alla simulazione di guerra, durata quasi due settimane, hanno preso parte 8 nazioni (Usa, Italia, Canada, Francia, Grecia, Turchia, Spagna e Belgio) in un momento cruciale per il Mediterraneo per il cambio di comando alla Casa Bianca e per le tensioni dei mesi scorsi nel Mediterraneo orientale tra Francia e Turchia, sullo sfondo della ripresa delle migrazioni e della pandemia.
L'anno scorso l'insorgere della pandemia aveva determinato la sospensione di diverse esercitazioni militari della Nato tra cui la Europe Defender. Quest'anno si è deciso di tenere ugualmente la Dynamic Manta, nonostante il tributo pagato dall'Italia che prosegue in difficoltà con una campagna di vaccinazione che stenta a decollare.

— Ancora una volta la Sicilia sarà teatro dei giochi di guerra delle potenze Nato, mentre importanti settori come il turismo e la cultura continuano ad essere bloccati dall'emergenza sanitaria. Si ha l'impressione che nonostante il dramma che abbiamo vissuto, si continuino a sacrificare gli interessi pubblici per quelli sovranazionali?
— Un anno di pandemia ha accelerato il processo di militarizzazione della società, della risposta sanitaria e dell’intera economia italiana. Inoltre abbiamo assistito a una corsa al riarmo generalizzato in quasi tutti i paesi, nonostante il crollo dei PIL e dell’occupazione. E’ in atto una strategia globale per rafforzare autoritariamente i governi anche in vista di una nuova spinta dei governi verso scelte neoliberiste e le forze armate sono assunte a modello “culturale” anche per governare i complessi processi di transizione dalla crisi pandemica all’auspicato ritorno alla “normalità”. Lo stesso Recovery Fund sarà utilizzato come risorsa-strumento per legittimare lo strapotere del complesso militare-industriale-finanziario nazionale e internazionale. Le esercitazioni militari, spacciate come momento “formativo” per funzioni dual (cioè con supposte ricadute anche sul fronte “civile”) possono servire anche a veicolare false immagini di “efficienza” e “prontezza” per giustificare l’asfissiante presenza dei militari in ormai quasi tutte le sfere pubbliche.
— Ai giochi di guerra del 2021 hanno preso parte diversi mezzi a propulsione nucleare giunti ad Augusta attraversando lo stretto di Messina. Vede un rischio per i traffici marittimi e la popolazione locale?
— No, escludo che la presenza della de Gaulle e di altre unità da guerra francesi sia riferibile in qualsiasi modo alla Turchia, che tra l’altro partecipa direttamente a Dynamic Manta insieme ad una fregata dei “nemici” greci. La Francia di Macron punta a riassumere un ruolo di potenza geostrategica mondiale: sta rafforzando la sua presenza militare in Africa e la flotta adesso a largo della Sicilia, a fine esercitazione si trasferirà prima in Corno d’Africa e successivamente nel Golfo Persico per operare congiuntamente con le forze armate degli Stati Uniti d’America in funzione anti-Russia e anti-Iran. La Francia ha varato un piano di riarmo senza precedenti: decine e decine di miliardi per nuovi sottomarini nucleari, cacciabombardieri e sistemi missilistici a lungo raggio. E lo sta facendo anche in collaborazione con le industrie belliche italiane, Fincantieri e Leonardo in testa. Proprio la crescita dei programmi di cooperazione industriale e partnership militare con l’Italia potrebbe essere una spiegazione per la massiccia presenza francese di questi giorni in acque siciliane con Dynamic Manta.
— La Dynamic Manta si tiene in un’area che è sempre più un crocevia di interessi geostrategici. Come ritiene cambierà il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo allargato durante l'era Biden?