Il Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha comunicato, dal proprio account ufficiale Twitter, che nelle prime ore di oggi, giovedì 4 marzo, si è avuta una nuova eruzione sull’Etna.
Alle 01:20, ora italiana, l’Osservatorio Etneo ha comunicato dapprima la ripresa di una debole attività stromboliana, cioè una eruzione con espulsione di scorie incandescenti, lapilli e bombe di lava, poi alle ore 03:20 ha comunicato che l’attività stromboliana stava andando gradualmente aumentando passando a fontana di lava, infine, a partire dalle ore 04:05, è stato osservato un trabocco lavico.
Alle ore 05:15 l’attività stromboliana risultava notevolmente ridotta, mentre ancora attivo il trabocco lavico, ben ripreso dalle videocamere installate dall’Osservatorio.
COMUNICATO DI ATTIVITA' VULCANICA del 2021-03-04 00:41:50(UTC) - ETNA.
— INGVvulcani (@INGVvulcani) March 4, 2021
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle 00:20 UTC si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al CSE pic.twitter.com/yx96NndFkN
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l'attività stromboliana al CSE è gradualmente aumentata e alle 02:20 UTC circa è passata a fontana di lava pic.twitter.com/Bgavfn2FbZ
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L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianza, a partire dalle ore 03:05 UTC, si osserva un trabocco lavico dal CSE pic.twitter.com/fK2J2bIEXw
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L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle 04:15, anche l'attività stromboliana al CSE risulta notevolmente ridotta mentre rimane attivo il trabocco lavico pic.twitter.com/jfPiRmgbVr
— INGVvulcani (@INGVvulcani) March 4, 2021
Due bocche aperte nel cratere di Sud-Est, spettacolari fontane di lava alte 400 metri, tremori, boati, emissione di cenere e lapilli, e colata lavica. Sono i parossismi dell’Etna, un continuo a partire dal 17 febbraio, una media di quasi un fenomeno al giorno.
Il fenomeno di domenica scorsa, 28 febbraio, è stato particolarmente rilevante con un'attività stromboliana che ha prodotto una gigantesca colonna di fumo spinta verso oriente dal vento. La nube nera di ceneri e lapilli ha oscurato il cielo dando origine ad una pioggia di terra e pietruzze che hanno coperto i centri etnei sul versante est del vulcano.
La pioggia di lapilli ha raggiunto non solo i paesi alle pendici del vulcano ma anche quelli della costa jonico-etnea.

L'Etna, il vulcano più attivo d'Europa, ha ripreso la sua attività a fine dicembre 2020, divenuta più intensa a partire dal 16 febbraio 2021, con frequenti attività stromboliana ad elevato tremore vulcanico. Le fontane di lava provocate dagli ultimi parossismi hanno superato i mille metri.