Al Ministero dello Sviluppo Economico è in corso la riunione tra il ministro Giancarlo Giorgetti e gli stakeholder della farmaceutica italiana per approntare un progetto di produzione in Italia del vaccino contro il coronavirus.
Partecipano alla riunione anche il nuovo Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi con il direttore generale Enrica Giorgetti, e il direttore del centro studi Carlo Riccini.
L’obiettivo della riunione è quello di consentire all’Italia di prodursi in casa le dosi di vaccino necessarie.
Come aveva però fatto notare il presidente di Farmaindustria Scaccabarozzi, sono necessarie le attrezzature specifiche che molte industrie italiane non hanno o che sono già impegnate per la produzione del vaccino antinfluenzale e inoltre bisogna considerare che per avviare la produzione del vaccino servono dai 4 ai 6 mesi di preparazione.
Scavalcare i brevetti sui vaccini
Il M5S intanto ha presentato in Parlamento una proposta di legge volta a “scavalcare” i brevetti sui vaccini detenuti dalla case farmaceutiche. L’obiettivo della proposta legge è di consentire la produzione degli stessi in Italia anche senza il consenso delle case farmaceutiche.
Le case farmaceutiche e gli accordi autonomi
Intanto la Johnson & Johnson si è accordata con la società farmaceutica Merck per potenziare la produzione del suo vaccino.
In Europa la società Pfizer-BioNTech aveva invece stretto un accordo con la Sanofi per ampliare la produzione del suo vaccino contro la Covid-19.