I tamponi effettuati su un medico 40enne del reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Paolo di Bari hanno mostrato la positività al Covid, nonostante l'uomo avesse completato con successo il ciclo vaccinale con la somministrazione di due dosi del vaccino Pfizer, riporta un articolo dell'edizione pugliese di La Repubblica.
Nei giorni precedenti il rianimatore 40enne ha accusato sintomi lievi tipici del Covid-19, come raffreddore, stanchezza e perdita di gusto e olfatto.
"Risultato positivo al primo test effettuato sabato abbiamo deciso di sottoporlo a un secondo molecolare dopo 24 ore. I risultati, analizzati dalla professoressa Maria Chironna dell'Istituto igiene, hanno certificato la positività al Covid-19 nonostante la presenza degli anticorpi", ha dichiarato Angela Leaci, direttore medico del San Paolo, sottolineando come ci sia comunque "il successo vaccinale" come "confermano anche i sintomi lievi che ha il medico".
Proprio la professoressa Maria Chironna ha tenuto a sottolineare che lo scopo del vaccino è evitare lo sviluppo della malattia con sintomi gravi e proprio questa condizione è determinante per la buona valutazione di un vaccino; contagiarsi con l'agente patogeno anche dopo la vaccinazione non è motivo di allarme, ma "è nell'ordine delle cose", ha rimarcato la Chironna.
Al di là di tutto, secondo Maria Chironna, questa vicenda ha ricordato l'importanza delle misure anti-contagio anche per i soggetti vaccinati.
"Le misure che conosciamo, ovvero le mascherine, il distanziamento e l'igiene delle mani, devono essere assolutamente rispettate. Anche perché non sappiamo ancora con certezza se l'immunità offerta dal vaccino sia un'immunità sterilizzante, e dunque eviti un'infezione".
In Italia, secondo gli ultimi dati di oggi, sono stati registrati oltre 20mila nuovi contagi.