“Noi abbiamo una grande responsabilità verso il Paese, ma non dimentichiamo chi collabora lealmente e chi lo fa in modo irresponsabile: sappiamo chi ci ha voltato le spalle e ora cerca di entrare per lucrare qualche vantaggio", sono le parole di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dimissionario rivolte al Movimento 5 Stelle durante l’assemblea dei grillini a cui ha partecipato in video conferenza.
Conte afferma che lui non vuole fare parte di questo esecutivo, ma che per il M5S non è “il momento dell'auto-isolamento e che è necessario restare al tavolo delle trattative perché sicuramente ci sarà chi tenterà di porre condizioni:
“Si cercherà di porre condizioni tali che alcuni soggetti non potranno più rimanere al tavolo. Ma noi, invece, al tavolo dobbiamo rimanere perché dobbiamo dare una prospettiva al Paese e altre soluzioni diverse ora non ci sono”.

E per quanto riguarda la figura di Draghi, che lui dice di avere ascoltato più volte durante la sua attività accademica partecipando a convegni, le parole di Conte sono di stima:
"Il presidente incaricato è persona di spessore, io l'ho incontrato in diversi vertici e l'ho apprezzato. È stato lui che ha posto le basi per superare le politiche di austerità: è un interlocutore da prendere in seria considerazione”.
Ma consapevole dei malumori che ci sono all’interno del M5S su questo nome aggiunge anche: “Certo, alcuni di voi potevano pensare che l'incarico potesse andare ad un altro: ma ora dobbiamo fare i conti con la realtà di questa fase storica”.
Al via seconda fase consultazioni di Draghi
Oggi pomeriggio alle ore 15 il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi avvierà una seconda fase di consultazioni incontrando i partiti una seconda volta. Con essi vorrà ora definire meglio il programma e per accogliere anche proposte sui temi e sui nomi per comporre l’eventuale squadra del suo esecutivo.
I primi partiti che incontrerà Draghi sono i piccoli partiti del Misto alla Camera, le Autonomie, ed anche Azione e +Europa, i radicali.
Le consultazioni riprenderanno poi martedì 9 febbraio e al termine di esse, in serata, Draghi potrebbe già presentarsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella oppure recarsi da questi il mattino successivo.
Un eventuale giuramento del terzo governo di questa XVIII Legislatura potrebbe arrivare già venerdì 12 febbraio.