Il leader del Myanmar Aung San Suu Kyi e altri alti esponenti della Lega nazionale per la democrazia al governo sono stati arrestati lunedì in un raid mattutino nella capitale, Naypyitaw.
Nell'annunicio, trasmesso dall'emittente Myawaddy TV di proprietà militare, è stato comunicato che i militari avevano dichiarato lo stato di emergenza e stavano assumendo il controllo del Paese per un anno.

Nguyen Khac Giang, ricercatore presso il Vietnam Institute for Economic & Policy Research (VEPR) e dottorando presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Wellington (Nuova Zelanda), ha commentato l'accaduto a Sputnik:
"L'instabilità della situazione politica in Myanmar potrebbe privare l'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, ndr) della capacità di cooperare nella lotta alle minacce comuni. Ad esempio, nella lotta contro Covid-19 o nella risoluzione del conflitto nel Mar Cinese Meridionale.

Le azioni dell'esercito del Myanmar sono state abbastanza inaspettate, sebbene i militari siano sempre rimasti una certa minaccia dall'inizio della democratizzazione nel 2011, controllano ancora la situazione. E anche ora controllano la situazione. Il Vietnam ha sempre avuto buoni rapporti con il Myanmar, indipendentemente da chi fosse al potere in questo paese: il governo civile o l'esercito. Per questo i recenti eventi non hanno influenzato molto le relazioni tra i Paesi. Tuttavia, l'instabilità politica suscita qualche preoccupazione, perché molti uomini d'affari vietnamiti hanno investito nell'economia del Myanmar dal 2011".



