Il cacciatorpediniere statunitense USS Porter è entrato nel Mar Nero, ha riferito sulla sua pagina Twitter la Sesta Flotta della Marina americana.
I militari americani non hanno chiarito quanto tempo la nave resterà nelle acque del Mar Nero.
BREAKING: 🇺🇸 #USSPorter began its straits transit into the Black Sea to conduct #maritimesecurity operations in the region. @USNavy ships ⚓️ and aircraft ✈️ routinely operate in the #BlackSea in support of our @NATO Allies & partners!#PowerForPeace #NATO #TogetherStronger pic.twitter.com/UZSlS1sXV6
— U.S. Naval Forces Europe-Africa/U.S. 6th Fleet (@USNavyEurope) January 28, 2021
La USS Porter si è quindi unita ad un altro cacciatorpediniere missilistico, l'USS Donald Cook, che è entrato nelle acque del Mar Nero il 23 gennaio. Per manovre di interoperabilità marittima e aerea sono stati coinvolti anche la nave di rifornimento USNS Laramie, un aereo da ricognizione da pattugliamento marittimo P-8 della flotta navale e un aereo spia AWACS E-3A della Nato.
Annunciando l'arrivo della USS Porter nel Mar Nero, la Sesta Flotta ha sottolineato che la Marina e l'Aviazione degli Stati Uniti conducono regolarmente operazioni a sostegno degli "alleati e partner" della Nato nella regione. La presenza militare dell'alleanza si è intensificata a seguito del colpo di stato in Ucraina nel 2014 e del successivo referendum in Crimea, che ha sancito la riunificazione della penisola con la Russia. Le navi militari russe nella zona spesso seguono le forze dell'alleanza nella regione per osservarne le azioni.
"Le forze e i mezzi della flotta del Mar Nero hanno iniziato a monitorare le azioni del cacciatorpediniere della Marina statunitense USS Porter, che è entrato nel Mar Nero alle 19 (in Italia le 17 - ndr) del 28 gennaio 2021", riporta il Centro di Controllo di Difesa del dicastero militare russo.
Il Cremlino ha ripetutamente invitato i Paesi della Nato a cessare le attività militari nel Mar Nero, sostenendone l'effetto destabilizzante nella regione.