"E' una prova molto dura per l'intero business. Penso che la maggior parte delle piccole e medie imprese non sarà in grado di riprendersi normalmente dal lockdown. <...> Interi settori sono in rovina. Si tratta di centinaia di migliaia di disoccupati, prestiti non pagati, affari persi", afferma Gerdt.
Secondo il deputato, le possibili conseguenze economiche colpiranno tutti i Paesi vicini, compresa la Russia, con cui la Germania condivide il progetto comune "Nord Stream-2".
"Se le economie della Germania e dell'UE crollano ora, la domanda di questa risorsa non sarà così grande come si supponeva, quindi, forse, non serve più di tanto terminare i lavori di costruzione così rapidamente e con tanta urgenza", ha detto Gerdt.
Tuttavia, ritiene che il progetto sarà ancora completato.
Inoltre, il deputato ha ricordato che i legami economici tra Russia e Germania non riguardano solo il settore energetico, quindi le conseguenze del lockdown nel suo Paese per la Russia non saranno limitate esclusivamente all'influenza su Nord Stream-2.
Il Nord Stream 2
Il progetto Nord Stream 2 prevede la costruzione di due rami di un gasdotto con una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla costa russa attraverso il Mar Baltico alla Germania. Al progetto si oppongono attivamente gli Stati Uniti, che stanno promuovendo il proprio gas naturale liquefatto nell'UE, nonché l'Ucraina e alcuni paesi europei. Alla fine del 2019, gli Stati Uniti hanno inserito nel proprio budget per la difesa le sanzioni contro il gasdotto, che hanno costretto l'azienda svizzera Allseas a interrompere immediatamente la posa dei tubi.
La costruzione è ripresa un anno dopo: a dicembre, la nave Fortuna ha posato 2,6 chilometri di tubi nelle acque tedesche. Circa 148 dei 2.460 chilometri rimangono incompiuti: 120 chilometri in acque danesi e 28 in acque tedesche.