Il vaccino Sputnik V, sviluppato dall'Istituto di Epidemiologia e Microbiologia russo "Gamaleya" garantirà probabilmente l'immunità al Covid-19 per due anni, mentre il preparato sviluppato dall'americana Pfizer insieme alla tedesca Biontech proteggerà dall'infezione del coronavirus per 4-5 mesi, ha sostenuto il direttore del Centro "Gamaleya" Alexander Ginzburg.
Ginzburg ha sottolineato, tuttavia, che questi dati devono essere verificati durante gli esperimenti.
Intervenendo ad una trasmissione televisiva, Ginzburg ha detto che c'è una probabilità del 96% che le persone che hanno ricevuto il vaccino Sputnik V non si ammaleranno di Covid-19. Solo il 4% delle persone che hanno ricevuto il vaccino potrebbe ammalarsi, ha detto Ginzburg, sottolineando che in questo caso la malattia avrà un decorso caratterizzato da sintomi lievi e il coronavirus non infetterà i polmoni. Molto probabilmente chi si ammalerà pur essendosi vaccinato accuserà tosse, raffreddore e poca febbre.
Sputnik V è stato il primo vaccino anti-Covid al mondo, ufficialmente registrato in Russia l'11 agosto. Il vaccino è stato sviluppato dall’Istituto Gamaleya. I risultati preliminari del preparato durante la fase 3 della sperimentazione clinica hanno mostrato un'efficacia superiore al 95%.