"Svetlana Tikhanovskaya ha inviato oggi una lettera aperta a Papa Francesco. Si tratta di una risposta alla sua enciclica Fratelli Tutti, pubblicata il 3 ottobre ... Nella sua lettera Svetlana Tikhanovskaya parla degli eventi in Bielorussia, dell'eroismo delle persone pacifiche e chiede a Papa Francesco di sostenere i bielorussi nella loro ricerca di una "politica migliore" e di "un'amicizia sociale", di cui il Pontefice stesso ha parlato nell'enciclica", si legge in un messaggio del canale Telegram dell'oppositrice bielorussa.
Si precisa che la lettera è stata inviata direttamente alla segreteria di Stato del Vaticano e consegnata anche personalmente al Nunzio apostolico in Lituania da un membro dell'équipe internazionale dell'ufficio di Tikhanovskaya, Denis Kuchinsky.
Nella lettera, in particolare, un'attenzione particolare è rivolta alla personalità dell'arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, capo della Chiesa cattolica romana in Bielorussia, che, come si legge nel messaggio sul sito di Tikhanovskaya, “è stato uno dei primi a chiedere alle autorità il dialogo e la fine della violenza, dopodiché è stato illegalmente privato del diritto di tornare in patria dal suo gregge ed è in esilio".
Proteste in Bielorussia
In Bielorussia continuano le proteste dopo le contestatissime elezioni presidenziali del 9 agosto, che hanno conferito il 6° mandato ad Alexandr Lukashenko, al potere dal 1994.
Secondo i dati ufficiali, Lukashenko ha ottenuto l'80,1% dei voti, seguito da Svetlana Tikhanovskaya, con il 10,12%.
L'opposizione bielorussa ha denunciato numerose irregolarità elettorali e ha chiesto la ripetizione delle elezioni, opzione bocciata dallo stesso Lukashenko.