La stragrande maggioranza degli intervistati (83,8%) ha risposto di relazionarsi bene con la Russia, a fronte di un 9,4% che dichiara l'esatto opposto. La restante quota di intervistati (6,8%) non ha risposto o mostrato difficoltà a rispondere al quesito.

Il 62,3% degli armeni ha risposto affermativamente alla domanda se considera la Russia il Paese più amichevole dell'Armenia. Alle spalle della Russia segue la Francia col 39,9%, l'Iran gode del 6,4% di risposte positive al quesito, più di Usa (5,8%), Germania (1,2%), e Georgia (0,6%).

L'84,6% degli armeni considera la Russia un alleato dell'Armenia, rispetto all'11,8% che pensa il contrario e con il 3,6% che si astiene dal dare una risposta.

Infine alla domanda da quale Paese si potrebbero accettare aiuti militari e sostegno politico gli armeni hanno così risposto per Stato:
- Russia al 79,6%;
- Francia al 14,4%;
- Iran al 6,8%;
- Usa al 5%;
- Germania allo 0,4%;
- altri al 12,4%
Il sondaggio è stato condotto in Armenia su un campione di 501 intervistati mediante domande telefoniche il 17 novembre scorso. L'errore statistico è stimato al 4,3%. Il sondaggio è stato condotto da MPG S.r.l., rappresentante di Gallup International in Armenia.

Il cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh
In precedenza i leader di Russia, Armenia e Azerbaigian avevano adottato una dichiarazione congiunta sul cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh. Secondo quanto affermato dal presidente russo Vladimir Putin, da martedì 10 novembre è iniziato un cessate il fuoco totale nel Nagorno-Karabakh, l'Azerbaigian e l'Armenia hanno promesso di arrestarsi sulle posizioni occupate a partire dall'inizio del conflitto lo scorso 27 di settembre e hanno acconsentito ad uno scambio di prigionieri di guerra.
E' stato inoltre stabilito che nel Karabakh sarà schierato un contingente delle forze di pace della Federazione Russa nel Nagorno-Karabakh costituito da 1.960 militari, 90 veicoli corazzati da trasporto e 380 unità di equipaggiamento militare.
Il premier armeno Nikol Pashinyan ha osservato nella sua dichiarazione su Facebook che questo accordo è stata una decisione estremamente difficile per lui. A sua volta il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev ha definito la firma del documento come una resa dell'Armenia.