Il nuovo Dpcm entra in vigore oggi e divide l'Italia in tre zone di rischio, con provvedimenti specifici in base alle criticità territoriali. Mentre la zona rossa torna in lockdown e sulla zona arancione vengono imposte restrizioni severe agli spostamenti, le misure anti-contagio previste per le regioni "gialle" mettono finalmente d'accordo gli italiani con il governo, dopo oltre una settimana di polemiche, proteste e malcontento dovuti all'imposizione del coprifuoco e alla chiusura anticipata dei locali della movida.
Il consenso è quasi unanime, infatti sulla riduzione della capienza dei mezzi pubblici, che da oggi viene portata dall'80% al 50%. Il 92% degli intervistati ritiene che sia una misura giusta quella di ridurre il numero di persone a bordo dei mezzi di trasporto pubblici, mentre il 78% è d'accordo con la chiusura dei centri commerciali la domenica e nei festivi.
L'opinione pubblica invece si spacca sulle altre misure che pongono limiti alla circolazione e alle attività relative al tempo libero. Il coprifuoco notturno è ritenuto una misura giusta solo dal 57% degli intervistati, mentre meno della metà, il 49%, concorda con la chiusura di mostre e musei.
La maggioranza torna ad essere netta sulla scuola: il 66% è d'accordo per proseguire le lezioni con la modalità della didattica a distanza per le scuole superiori.