La pandemia di coronavirus ha cambiato anche il modo di vivere le festività di Ognissanti e la commemorazione dei defunti che cadono l’1 e il 2 novembre. Il Dpcm non ha fornito indicazioni per i cimiteri e i sindaci si stanno muovendo in ordine sparso.
Molti comuni hanno deciso di varare regole precise e rigide per rispettare distanziamento e norme anti-Covid: ingressi e uscite differenziate, percorsi interni, divieto di assembramento, mascherine e divieto di celebrare messe o benedizioni di tombe o cappelle.
Da Nord a Sud le iniziative
- Nel cimitero di San Vito (Udine) è stato installato un impianto streaming che permetterà la trasmissione in diretta delle celebrazioni eucaristiche per le esequie e altre funzioni.
- A Torre del Greco (Napoli) l'amministrazione comunale ha realizzato una rete di gestione degli ingressi e delle uscite per il 2 novembre.
- A Napoli i cimiteri saranno aperti con orario limitato dalle 7 alle 16, con possibilità di aprire diversi ingressi per limitare il rischio assembramento.
- Nel cuneese vietate tutte le celebrazioni nei cimiteri.
- In Trentino i cimiteri resteranno chiusi sia l’1 che il 2 novembre, per evitare i rischi di contagio.
- A Palermo 13 organizzazioni di volontariato, con 130 volontari, faranno da supporto alla protezione civile siciliana per la gestione dell’affluenza nei tre cimiteri della città.
- Nel Lazio l'assessore regionale alla Salute Alessio D'Amato ha rivolto un appello affinché vengano adottate misure di controllo in tutti i comuni.
- A Roma i cimiteri restano aperti e il Vicariato ha reso pubblico il calendario delle messe.
- Per evitare affollamenti, papa Francesco ha stabilito che le indulgenze plenarie per i defunti saranno prorogate per tutto il mese di novembre.