Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia esprime il suo parere sulla scelta di chiudere palestre e piscine decisa dal governo italiano.
“Io penso che le palestre e le piscine potevano non essere chiuse”, ha affermato a Mattino Cinque, aggiungendo il motivo: “Per una palestra ti dovevi prenotare, il numero di persone era limitato, gli attrezzi erano sanificati”.
Gallera chiede anche maggiore selettività nella scelta delle nuove misure di contenimento.
“Bisogna essere selettivi. Siamo in una situazione complicata, il governo ha fatto scelte non facili, le attività però forse potevano essere selezionate meglio. Adesso ci sono due, tre settimane davanti e poi vedremo”, ha proseguito Gallera.
La protesta dei ristoratori
Ieri gli chef stellati italiani hanno fatto sentire la loro voce contro la chiusura alle ore 18.00 dei ristoranti che di fatto significa per molti di loro non aprire affatto perché incentrati sul lavoro serale delle cene.
I cuochi stellati italiani hanno chiesto di non penalizzare l’intera categoria, ma di fare maggiori controlli e di chiudere solo quelli che non rispettano le regole.
Su questo tema ieri erano intervenuti anche i leader dell’opposizione Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Ed a proposito delle palestre e dei cinema, Salvini così si era espresso ieri sui social:
“Chiudere attività come palestre, cinema e teatri che negli ultimi mesi hanno investito tanto per adeguare gli standard di sicurezza sanitaria è una sciocchezza. Luoghi sicuri e controllati, perché prendersela con loro???”
Chiudere attività come palestre, cinema e teatri che negli ultimi mesi hanno investito tanto per adeguare gli standard di sicurezza sanitaria è una sciocchezza. Luoghi sicuri e controllati, perché prendersela con loro???#Dpcm
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 25, 2020