Armenia e Azerbaigian, i due Paesi in conflitto, hanno trovato l'accordo per un cessate il fuoco a partire dalle 8 dell'orario locale di lunedì.
Lo ha annunciato con un tweet Il capo dell'ufficio della Casa Bianca Steve Herman.
In joint statement, US, Armenia and Azerbaijan say a “humanitarian ceasefire will take effect” at 08:00 a.m. local time Monday. pic.twitter.com/UbeTJLCVC7
— Steve Herman (@W7VOA) October 25, 2020
La tregua è frutto dei colloqui avvenuti tra il segretario di Stato americano Mike Pompeo e i ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaigian, rispettivamente Zohrab Mnatsakanyan e Jeyhun Bayramov.
Si tratta della terza tregua umanitaria raggiunta tra i due belligeranti: le precedenti, purtroppo repentinamente violate, erano entrate in vigore il 10 e il 18 ottobre.
Escalation nel Nagorno-Karabakh
I combattimenti sulla linea di contatto nel Nagorno-Karabakh sono iniziati il 27 settembre. Armenia e Azerbaigian si accusano a vicenda di aver riacceso il conflitto, il governo indipendentista filo-armeno della repubblica non riconosciuta denuncia bombardamenti di artiglieria delle forze azere su centri abitati, compresa la capitale Stepanakert. L'Armenia ha dichiarato la legge marziale e - per la prima volta - la mobilitazione generale, sostenendo che Ankara sostiene attivamente Baku. In Azerbaigian è stata invece introdotta una mobilitazione parziale.
I leader di Russia, Stati Uniti e Francia hanno invitato le parti opposte a porre fine agli scontri e ad impegnarsi ad avviare negoziati senza precondizioni. La Turchia ha dichiarato che fornirà all'Azerbaigian qualsiasi sostegno richiesto sullo sfondo di un altro aggravamento della situazione nel Nagorno-Karabakh.