Erdogan spera nel proseguimento dell'offensiva dell'Azerbaigian nel Karabakh fino a "liberazione"

© Sputnik / Accedi all'archivio mediaIl presidente turco Erdogan con il presidente azero Aliev al summit NATO 2018
Il presidente turco Erdogan con il presidente azero Aliev al summit NATO 2018 - Sputnik Italia
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In precedenza, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha accusato l'esercito turco di controllare le operazioni militari dell'Azerbaigian in Nagorno-Karrabakh e ha affermato che Ankara ha schierato mercenari jihadisti dalla Siria per sostenere la lotta contro le forze armene.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato Baku a continuare a portare avanti la sua offensiva in Nagorno-Karabakh fino a una conclusione trionfante.

"L'Azerbaigian ha già liberato un vasto territorio. Spero che continuerà a combattere fino a quando tutte le sue terre in Karabakh non saranno liberate", ha detto Erdogan in un indirizzo trasmesso su Twitter venerdì.

Il presidente turco ha osservato che la Turchia sostiene "l'Azerbaigian amichevole e fraterno in tutti i modi possibili" e continuerà a farlo in futuro.

Impossibile la pace senza la ritirata turca

Sempre venerdì, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha affermato che l'uscita della Turchia dal Caucaso meridionale sarebbe una condizione necessaria per la pace in Nagorno-Karabakh.

Pashinyan ha aggiunto che ora spetta agli alleati della NATO della Turchia spiegare perché Ankara è coinvolta nel conflitto del Karabakh.

Ieri, in una serie di tweet, Pashinyan ha accusato Ankara di essere tornata nel Caucaso meridionale "per continuare il genocidio armeno" e ha detto che "l'Armenia e gli armeni del Caucaso meridionale sono l'ultimo ostacolo rimasto sulla via del espansione verso il Nord, il Nord Est e l'Est, e la realizzazione del suo sogno imperialistico".

​In una recente intervista con Le Figaro, Pashinyan ha affermato che Yerevan ha prove che l'esercito turco stava controllando le operazioni militari dell'Azerbaigian in Nagorno-Karabakh e ha suggerito che Ankara fosse espulsa dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) a causa alla sua posizione "aggressiva e di parte" sul conflitto del Nagorno-Karabakh.

Giovedì, Erdogan ha affermato che il Gruppo OSCE di Minsk incaricato di negoziare una soluzione al conflitto del Nagorno-Karabakh non ha il diritto di chiedere un cessate il fuoco, e ha affermato che dovrebbe chiedere che l'Armenia metta fine alla sua "occupazione" della regione separatista azera invece.

Sia Parigi che Mosca hanno espresso preoccupazione per le notizie di formazioni armate illegali trasferite nel Nagorno-Karabakh dalla Turchia dalle zone di conflitto mediorientali tra cui Siria e Libia per prendere parte ai combattimenti contro le forze armene.

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