Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato Baku a continuare a portare avanti la sua offensiva in Nagorno-Karabakh fino a una conclusione trionfante.
"L'Azerbaigian ha già liberato un vasto territorio. Spero che continuerà a combattere fino a quando tutte le sue terre in Karabakh non saranno liberate", ha detto Erdogan in un indirizzo trasmesso su Twitter venerdì.
Il presidente turco ha osservato che la Turchia sostiene "l'Azerbaigian amichevole e fraterno in tutti i modi possibili" e continuerà a farlo in futuro.
Impossibile la pace senza la ritirata turca
Sempre venerdì, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha affermato che l'uscita della Turchia dal Caucaso meridionale sarebbe una condizione necessaria per la pace in Nagorno-Karabakh.
Pashinyan ha aggiunto che ora spetta agli alleati della NATO della Turchia spiegare perché Ankara è coinvolta nel conflitto del Karabakh.
Ieri, in una serie di tweet, Pashinyan ha accusato Ankara di essere tornata nel Caucaso meridionale "per continuare il genocidio armeno" e ha detto che "l'Armenia e gli armeni del Caucaso meridionale sono l'ultimo ostacolo rimasto sulla via del espansione verso il Nord, il Nord Est e l'Est, e la realizzazione del suo sogno imperialistico".
Armenia and the Armenians of the South #Caucasus are the last remaining obstacle on the way of continued #Turkish expansion towards the North, the North East, and the East, and the realization of its imperialistic dream.
— Nikol Pashinyan (@NikolPashinyan) October 1, 2020
In una recente intervista con Le Figaro, Pashinyan ha affermato che Yerevan ha prove che l'esercito turco stava controllando le operazioni militari dell'Azerbaigian in Nagorno-Karabakh e ha suggerito che Ankara fosse espulsa dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) a causa alla sua posizione "aggressiva e di parte" sul conflitto del Nagorno-Karabakh.
Giovedì, Erdogan ha affermato che il Gruppo OSCE di Minsk incaricato di negoziare una soluzione al conflitto del Nagorno-Karabakh non ha il diritto di chiedere un cessate il fuoco, e ha affermato che dovrebbe chiedere che l'Armenia metta fine alla sua "occupazione" della regione separatista azera invece.
Sia Parigi che Mosca hanno espresso preoccupazione per le notizie di formazioni armate illegali trasferite nel Nagorno-Karabakh dalla Turchia dalle zone di conflitto mediorientali tra cui Siria e Libia per prendere parte ai combattimenti contro le forze armene.